Josep Ilicic
Bergamo - Ancora lui, ancora Cristiano Ronaldo. Due settimane fa aveva regalato la vittoria per 3-2 al Manchester United a cinque minuti dalla fine, stavolta con due reti nei tempi di recupero di entrambe le frazioni di gioco il portoghese regala ai Red Devils un prezioso pareggio per 2-2 che complica il cammino europeo per una volonterosa ma incompleta Atalanta. Che adesso per qualificarsi agli ottavi di finale dovrà ottenere due vittorie nella trasferta del 23 novembre a Berna sul campo dello Young Boys e poi a dicembre nell’ultimo match casalingo contro gli spagnoli del Villarreal. Non facile, ma fattibile.
Peccato perché l’Atalanta ha dominato la gara, con lo United che dopo il palo di Mc Tominay resta sempre rinchiuso nella sua area. Sarà infatti l’unica occasione inglese fino al gol del pari. La Dea scampato il pericolo non si scompone e al decimo trova il gol con Zapata che fugge a sinistra, mette in mezzo per Ilicic che insacca complice una ‘saponetta’ del portiere De Gea. Lo United fatica a ritrovare il bandolo della matassa, perde Varane per infortunio e continua a subire l’assedio nerazzurro in un primo tempo a senso unico.
Atalanta galvanizzata che cerca subito il raddoppio, trovando due occasioni ghiottissime per Zapata, che spara alto al ventesimo su lancio millimetrico di Koopmeiners, e viene murato al trentesimo da Pogba. Ma proprio nel tempo di recupero su contropiede lo United acciuffa il pari: splendida combinazione tra Cristiano Ronaldo e Bruno Fernardes che di tacco smarca l’ex bianconero per un rigore in movimento facile da insaccare. Ripresa con la Dea che riprende a spingere per il raddoppio che arriva al 56’: un lancio con il contagiri di Palomino innesca la corsa di Zapata che resiste al rientro di Maguire e spara il 2-1. Tornata in vantaggio l’Atalanta continua a spingere, lo United non reagisce e Zapata nel finale sfiora due volte il tris. Sembra fatta, i 15mila del Gewiss Stadium stanno già facendo festa ma al novantesimo arriva la rasoiata di Ronaldo del 2-2. Regalando un’atroce beffa per la Dea.