Caleb Okoli
Bergamo, 20 gennaio 2023 - Il mercato invernale dell’Atalanta a dieci giorni dalla chiusura, dopo la cessione di Malinovskyi al Marsiglia, non dovrebbe riservare particolari sorprese, ma solo eventuali movimenti minori. Tra questi un possibile prestito fino a giugno del difensore vicentino, classe 2001, Caleb Okoli, letteralmente sparito dai radar in questo 2023. La sua ultima apparizione risale a novembre a Lecce, poi cinque partite senza mai scendere in campo, nemmeno per un minuto, neppure ieri in Coppa Italia. C’è una spiegazione tecnica: con il rientro di Josè Luis Palomino, fermo da luglio a novembre per una sospensione cautelare per una positività al clostebol da cui è stato poi totalmente prosciolto, gli spazi per il ragazzo cresciuto nella Cantera nerazzurra si sono azzerati.
Gasperini ha sei difensori per soli tre posti, lo stesso Djimsiti, titolare intoccabile negli ultimi quattro anni, praticamente non sta quasi giocando, logico che Okoli sia finito in fondo alla panchina, chiuso anche da Toloi, Demiral e da Scalvini. Il 21enne difensore centrale di origine nigeriana era partito titolare proprio per la squalifica di Palomino e i guai fisici di Djimsiti e ha giocato con continuità fino a novembre, tra alti e bassi. Il ragazzo gode della piena fiducia della società e del tecnico Gasperini, che lo ha sempre elogiato e definito un potenziale crac, semplicemente ora rischia di giocare poco o niente e perdere mesi in panchina. Da qui l’idea di un prestito secco fino a giugno, magari un ritorno alla Cremonese dove è esploso lo scorso anno in B, ottenendo la promozione in serie A.
Tra i due club c’è un rapporto intenso: negli ultimi anni da Bergamo sono andati in prestito in grigiorosso Valzania e i portieri Radunovic e Carnesecchi, con quest’ultimo che sta vivendo la sua terza stagione consecutiva a Cremona. Ma ad Okoli è interessata anche la Salernitana, che lo aveva cercato anche in estate. Una decisione verrà presa nei prossimi giorni, in ogni caso il futuro di Okoli è a Bergamo: la dirigenza non ha intenzione di cederlo a titolo definitivo e la Dea vuole puntare su di lui in futuro anche alla luce dei 33 anni appena compiuti da Palomino.