Atalanta, Caldara: "Porterò la Dea in Europa"

Mattia Caldara

Mattia Caldara

Bergamo, 6 aprile 2018 - «Vogliamo riportare l’Atalanta in Europa. Lo meritiamo per quello che abbiamo fatto quest’anno. La Juventus? Non ci penso ancora, ora penso solo a finire bene questo campionato». Pensieri e parole di Mattia Caldara, il centrale atalantino pronto al rush finale con la Dea, prima di aprire una nuova parentesi, con la Juventus che raggiungerà in estate. Futuro bianconero, ma presente saldamente nerazzurro. «La Juve arriverà e spero di essere all’altezza. Ma ho ancora un mese e mezzo da vivere con questa maglia e voglio chiudere con una nuova qualificazione dell’Atalanta alle coppe europee: sarebbe la ciliegina sulla torta di questi due anni fantastici», ha tenuto a ribadire il numero 13 atalantino.

Che ieri pomeriggio ha incontrato i bambini degli oratori bergamaschi, impegnati nella tappa orobica della ‘Junior Tim Cup – Il Calcio negli Oratori’, presso l’auditorium dell’oratorio di Boccaleone. Salendo per un’ora in cattedra, raccontando ai bambini la sua storia di calciatore partito proprio dai campetti dell’oratorio e arrivato ai massimi livelli, prima di concedersi per gli autografi e dare il calcio d’inizio alla prima partita del torneo. «Ho iniziato anch’io a giocare all’oratorio e proprio li sono stato notato da un primo osservatore dello Scanzo. Quando ero bambino il mio idolo era Nesta, uno che faceva parlare il campo ma che non faceva mai parlare di se fuori dal campo, anche per questo mi piaceva. Fare la stessa carriera di Nesta? Basterebbe la metà», ha spiegato il ragazzo di Scanzorosciate rispondendo alle domande dei bambini. «Per un bergamasco come me è una responsabilità vestire questa maglia, perché so cosa significa l’Atalanta per un bergamasco, è quasi una religione, ma è anche uno sprone perché so bene cosa prova un bergamasco quando la Dea vince o quando perde». Difficile che domani a Ferrara, dopo un mese di stop per il mal di schiena, possa giocare, come lui stesso ha ammesso. «Sto meglio ma non so se a Ferrara potrò giocare, ma spero di essere al meglio dalla settimana prossima. La sconfitta contro la Sampdoria? Siamo dispiaciuti. Giocare ogni tre giorni non è facile, ma siamo carichi in vista della trasferta sul campo della Spal, dove vogliamo vincere per recuperare i punti persi martedì. La Spal – ha fatto notare Caldara - dovrà aprirsi, perché ha bisogno di fare punti per la salvezza, e questo può aiutarci ad avere maggiori spazi per esprimere il nostro gioco». 

L'Europa per terminare bene una stagione positiva per la Dea: «Abbiamo fatto bene in Europa League, dove avremmo meritato di passare con il Borussia se non fosse stato per alcuni episodi, ma abbiamo dimostrato che anche una provinciale può dare filo da torcere alle grandi. E siamo arrivati in semifinale in Coppa Italia. Ma ora dobbiamo chiudere – ha concluso Caldara – riportando l’Atalanta in Europa».