Calciomercato Atalanta, non c'è fretta: la testa è solo alla sfida con con l’Hapoel

La Dea scalda il motore in vista della trasferta israeliana ad Haifa, per l’andata del terzo turno di Europa League

Gian Piero Gasperini (Alive)

Gian Piero Gasperini (Alive)

Bergamo, 6 agosto 2018 - L'Atalanta scalda il motore in vista della trasferta israeliana giovedì ad Haifa, per l’andata del terzo turno di Europa League contro l’Hapoel. Avversario modesto, che ha faticato nei turni precedenti e non dovrebbe rappresentare un pericolo. Non più del Sarajevo. Gian Piero Gasperini comunque non intende sottovalutare gli israeliani, per questo ieri ha torchiato i suoi per due ore sotto il solleone al centro sportivo di Zingonia.

Palestra, tattica e poi partitella in famiglia contro i ragazzi della Primavera, una sgambata (finita 6-1) per chi ha riposato a Sarajevo, con Mario Pasalic, autore del primo gol, osservato speciale dal mister. L’ex milanista  sta lavorando per inserirsi: difficilmente giocherà ad Haifa, dove non ci sarà nemmeno Ilicic ancora convalescente dopo l’infezione dentale, ma l’idea è di poter inserire sia il croato che lo sloveno nella gara di ritorno del 16 agosto, a pochi giorni dal debutto in campionato contro il Frosinone. Intanto la dirigenza monitora il mercato senza urgenza. La doppia sfida contro il Sarajevo ha sancito che la Dea, al netto delle indisponibilità di Ilicic e Pasalic, e con un Zapata ancora imballato, non ha bisogno di particolari ritocchi per essere bella e spietata come la vuole Gasperini. I titolari, una volta inserito Pasalic, ci sono tutti e la panchina sembra quasi completa. Gli eventuali ritocchi servono dietro e in mezzo. In difesa occorre un’alternativa alle spalle dei tre titolari Toloi, Palomino e Masiello, e di Mancini unico cambio, anche se il belga Castagne e il polacco Reca possono adattarsi a fare gli esterni difensivi. Al momento Gasperini sta valutando l’albanese Djimsiti, rientrato dal Benevento, ma l’impressione è che non rientri nei piani tattici e infatti per lui si parla di un’offerta dei russi del Krasnodar.

Per il centrocampo resta aperta la pista Obiang, in alternativa si parla dello spagnolo Pozuelo, in forza ai belgi del Genk, e del norvegese Trondsen del Rosenborg. Giocatori senza esperienza ad alto livello, che necessiterebbero di qualche mese per adattarsi ai complessi metodi di lavoro di Gasperini: difficile che si punti su di loro avendo già in casa due ragazzi che stanno crescendo come Pessina e Valzania. È anche tornato a circolare il nome dell’ex doriano Roberto Soriano, che il Villareal vorrebbe cedere per 15-16 milioni, ma con l’arrivo di Pasalic il ruolo di trequartista è coperto.