Atalanta, torna e riparte la meteora Cabezas, il globe trotter del pallone

Quattro anni in giro per il mondo per l'ecuadoriano riapparso a Zingonia. Ma non resterà a Bergamo

Cabezas

Cabezas

Bergamo, 13 luglio 2021 - E' apparso sorridente ai cancelli del centro sportivo di Zingonia quasi nessuno tra i tifosi dell’Atalanta sapeva chi fosse. E i pochi che lo hanno riconosciuto non credevano ai loro occhi. La meteora ecuadoriana Bryan Cabezas è tornata in nerazzurro. Dopo quattro anni in giro in vari continenti, senza trovare fortuna. Un ritorno temporaneo, al massimo qualche settimana, perché Bryan Alfredo Cabezas Segura non resterà nella Dea. La sua è una di quelle storie incredibili che solo il calcio può regalare. Un globe trotter del pallone, un ragazzo proveniente dall’Ecuador, piedi buoni e una velocità alla ‘speedy Gonzales’: corre tantissimo sulla fascia sinistra, salta gli avversari e a soli 18 anni vive un momento di gloria inatteso. La sua squadra l’Indipendente del Valle arriva a giocarsi la semifinale della Coppa Libertadores contro i fortissimi argentini del Boca Juniors. Per fare un paragone è come se una squadra norvegese arrivasse ad una semifinale di Champions contro il Barcellona. E il giovane Cabezas diventa l’errore per caso: segna una doppietta sia all’andata che al ritorno, anche se il Boca ovviamente vince e va in finale. Però lo nota l’Atalanta, in cerca di talenti emergenti (l’alternativa era il 22enne tedesco Robin Gosens che iniziava a fare bene in Olanda), che lo acquista a 19 anni per 1,8 milioni. Gian Piero Gasperini lo prova in allenamento per qualche mese, in una partita all’Olimpico contro la Roma nel febbraio 2017 gli regala venti minuti di corsa folle sulla corsia sinistra, ma la corsa della ventenne meteora Cabezas finisce lì, al rientro negli spogliatoi. Poi va in Grecia al Panathinaikos dove gioca pochissimo e non convince, rientra in Italia e si accasa all’Avellino, ma non funziona nemmeno in Irpina dove il campo lo vede con il binocolo. Torna in Sud America, con i brasiliani del Fluminense, ma è un altro flop. In quattro anni mette insieme appena 22 presenze con le sue varie squadre. L’estate scorsa rientra in patria con l’Emelec, la squadra della capitale di Quito e finalmente riparte: 38 partite e 3 gol. Adesso a 24 anni è di nuovo a Bergamo, convocato in questa prima fase di ritiro dall’Atalanta che, in effetti, cercherebbe anche un esterno sinistro che faccia da riserva a Gosens, curiosamente acquistato proprio dopo l’esperimento Cabezas. Non resterà, difficile che trovi un ingaggio in Italia, ma forse il velocista ecuadoriano andrà in qualche campionato estero. Con il sorriso che lo accompagna e la valigia sempre pronta, come ogni globe trotter del pallone.