Bologna-Atalanta, Gasperini: "Non è una gara decisiva"

Il tecnico della Dea: "Davanti tredici partite, però i punti pesano"

Gian Piero Gasperini

Gian Piero Gasperini

Bergamo, 11 marzo 2018 - L’Atalanta, dopo tre settimane di stop per i rinvii delle gare contro la Juventus e la Sampdoria, oggi alle 15 si rituffa in campionato, al Dall’Ara di Bologna, per la prima di tre trasferte in otto giorni. Oggi a Bologna, poi mercoledì sul campo della Juventus e domenica su quello del Verona, tre gare esterne che probabilmente diranno se la Dea potrà continuare a rincorrere o meno il sogno di una nuova qualificazione europea. «La gara a Bologna è importante, ma non è decisiva. Abbiamo davanti tredici partite, sono tante, non possiamo parlare di tredici finali. Ma sicuramente da adesso i punti pesano ancora di più e servirà sempre la massima concentrazione», ragiona il mister nerazzurro Gian Piero Gasperini, reduce da un’intera settimana di lavoro a pieno ritmo a Zingonia.

«Allenarsi per una settimana intera fa una strana impressione, a chi come noi fino a poche settimane fa era abituato a giocare ogni tre giorni. Ovviamente tutta la settimana è stata condizionata dalla tragedia di Astori che ci ha toccato tutti. Comunque ci siamo allenati bene», sottolinea il Gasp. Che guarda con rispetto al Bologna: «Una buona squadra, che ha fatto alcune partite molto buone, pur non avendo continuità nei risultati. Per noi è una gara fondamentale come lo saranno tutte da qui in avanti. È la prima di tre trasferte e dovremo giocare al meglio delle nostre possibilità. Non è il momento di fare conti, calcoli e tabelle». Al Dall’Ara nerazzurri con la squadra migliore, senza fare turn over in vista delle due successive gare con Juventus e Verona. In difesa mancherà Caldara, bloccato dal mal di schiena, per cui toccherà a Palomino fare il centrale in mezzo a Masiello e Toloi. Solito centrocampo a quattro con Hateboer e Spinazzola esterni e la coppia mediana con De Roon e Freuler. Qualche dubbio davanti, dove Gasperini deciderà all’ultimo se optare per Cristante trequartista con Gomez e Ilicic punte senza un vero centravanti di ruolo, oppure schierare Petagna arretrando Ilicic dietro le punte.

«Non capisco la questione dell’attacco senza prime punte, perché – fa notare Gasperini - nemmeno Petagna e Cornelius sono centravanti classici. Si esprimono meglio fuori dall’area di rigore, anche se hanno caratteristiche per entrarci. Abbiamo cinque attaccanti intercambiabili e, a parte Barrow, hanno giocato tutti da titolare». Sarà una domenica particolare per Josip Ilicic, forse il giocatore atalantino maggiormente coinvolto dalla tragedia di Davide Astori, di cui era diventato grande amico nelle due scorse stagioni giocate insieme nella Fiorentina. Lo sloveno lo ricorderà con una scritta dipinta sugli scarpini da gioco. E, pare, con una dedica special