Una Dea felice, Barrow non si ferma più

Talento precoce A diciannove anni il gambiano segna a raffica e brucia le tappe: vale già 25 milioni

TRASCINATORI Mousa Barrow, 19 anni, e a destra Alejandro Gomez  30 anni, protagonisti assoluti del ritorno del secondo turno di qualificazione tra Atalanta e Sarajevo, finito con il largo punteggio di 8-0 per i bergamaschi

TRASCINATORI Mousa Barrow, 19 anni, e a destra Alejandro Gomez 30 anni, protagonisti assoluti del ritorno del secondo turno di qualificazione tra Atalanta e Sarajevo, finito con il largo punteggio di 8-0 per i bergamaschi

Fabrizio Carcano

Bergamo

NELLA NOTTE magica di Sarajevo la stella atalantina ad aver brillato di più è stata ovviamente quella di Alejandro Gomez, trascinatore indiscusso in quella prima mezz’ora da sogno in cui la Dea ha messo in ginocchio i padroni di casa. Due reti spettacolari, tre corner da cui sono scaturite le altre reti che hanno lanciato i nerazzurri sul 5-0 dopo appena 39’: un “Papu” incontenibile, da applausi, nonostante il dolore alla testa del perone che lo aveva bloccato nei giorni precedenti. Un leader vero, che sull’erba del Ferhatovic ha preso a pallonate non sono gli avversari ma anche i detrattori, quelli che da alcune settimane lo bersagliavano, sui social o con i mugugni dalle tribune, per quel corteggiamento insistente della Lazio su cui non aveva mai chiuso la porta con una dichiarazione netta. Piccoli veleni di luglio, che agosto e la notte di Sarajevo hanno spazzato via, senza bisogno di parole, confermando ancora una volta quanto Gomez sia legato all’Atalanta e a Bergamo, dove tra qualche mese nascerà il suo terzogenito. Adios Lazio, il futuro prossimo del Papu è tinto solo di nerazzurro.

MA NELLA NOTTE dell’8-0, che resterà per sempre impresso nelle pagine del libro della storia atalantina, ha brillato anche la stella nascente di Musa Barrow. Il gambiano di cui si parla sempre poco, e che parla poco, anche se probabilmente la prossima estate sarà un uomo mercato da cifre da capogiro. Non ha ancora compiuto 20 anni, che festeggerà a novembre, deve ancora irrobustirsi fisicamente e smaliziarsi un po’, ma intanto è già una forza della natura. Tre gol nell’ultimo scorcio della scorsa stagione decisivi per aiutare l’Atalanta a riconquistarsi un posto in Europa. Tre gol da rapace dell’area a Sarajevo, tre gol buoni solo per arrotondare il punteggio in una gara senza storia, ma comunque una tripletta alla seconda gara continentale della sua giovane carriera. Numeri da predestinato quelli di Barrow che tra i professionisti ha già realizzato 6 reti in appena 14 gare disputate, la metà delle quali giocate solo per una manciata di minuti. Cifre che non descrivono l’utilità tattica di un ragazzo di movimento, bravo a correre e a creare spazi, oltre a finalizzare. Lo scorso anno tra i Primavera era incontenibile e viaggiava a un gol a partita, da quando è salito con i grandi praticamente segna un gol ogni due partite. Per l’Atalanta la sua definitiva esplosione rappresenta il miglior acquisto sul mercato, perché un attaccante con le sue caratteristiche e il suo rendimento costa almeno 25 milioni sul mercato. E chissà quanti ne varrà alla fine della stagione. Ma intanto Barrow è della Dea e per Gasperini è l’alternativa di lusso in un reparto offensivo stellare con Ilicic, Gomez e Zapata.