Montichiari (Brescia), 28 marzo 2014 - “Entra in vigore domani, il nuovo decreto legislativo frutto di anni di intenso dibattito, che regolamenterà la sperimentazione animale nel nostro Paese. Ma per noi è solo un punto di partenza per nuove battaglie”. Queste le parole della Lega Antivivisezione. Il testo approvato dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, dopo la battaglia durata mesi sul rispetto dell’articolo 13 della Legge delega n.96 del 2013, rispecchia i principi espressi a livello internazionale che indicano i metodi alternativi come totalmente prioritari rispetto all’uso di animali, definendo quest’ultimi come esseri senzienti.

Cosa vieta la legge: 

1) In Italia non sarà più possibile, allevare cani, gatti e primati da laboratorio e, quindi, ‘Green Hill’ (l'allevamento di beagle di Montichiari, nel Bresciano) non potrà riaprire, a prescindere dall’esito del prossimo processo;

2) effettuare esperimenti su scimmie antropomorfe (scimpanze’, oranghi, gorilla, gibboni, bonobo);

3) effettuare esperimenti per la produzione e il controllo di materiale bellico

3) effettuare esercitazioni su animali per la didattica, ad eccezione dei corsi universitari per la medicina veterinaria. Il divieto si applica anche alle scuole primarie e secondarie; ostacolare i metodi alternativi e sostitutivi poiché vi sarà un Fondo per il loro sviluppo, pari al 50 per cento del fondo di rotazione di cui all’articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183;

4) riutilizzare animali in esperimenti con livello di dolore grave, a partire dal 1^ gennaio 2017

5) ignorare le sanzioni, ora piu’ efficaci, per chi viola le norme minime della legge. Inoltre, seppure solo dal 1° gennaio 2017 e previo riconoscimento di metodi alternativi, saranno vietati i test di droghe, alcool, tabacco e per trapianti di organi animali.

6) Confermati, invece, i divieti di test su cani e gatti randagi e su animali resi afoni, altrimenti utilizzabili secondo la direttiva europea.