Milano, 11 novembre 2013 - Cucina molecolare, cake design e prodotti a chilometro zero. Se pensate che questi siano semplicemente gli ultimi trend per palati esigenti, non avete ancora avuto modo di conoscere l’applicazione di queste scienze gastronomiche alla gola degli amici a quattro zampe. Anche il concetto di cucina “alta” è infatti stato adattato con creatività alla ciotola. Non solo i tradizionali cibi umidi e croccantini: negli ultimi anni si è aperto il sipario su un universo fatto di particelle alimentari, prodotti bio e meraviglie estetiche che non hanno nulla da invidiare a quelle create per gli umani.

«Per le ricette di cucina molecolare mi ispiro al genio Ferran Adrià - spiega la milanese Sara Ricci, fata dei fornelli per quattrozampe e cuore di Kiki Pelosi, realtà specializzata nell’organizzazione di compleanni per i cuccioli di casa-. La passione per questo tipo di attività è nata quando vivevo in California, dove organizzare feste per i propri pet è quasi all’ordine del giorno». Un mercato in espansione anche nel Vecchio Continente, a dispetto della crisi. Paradossalmente, infatti, è stato proprio in questi anni, i più segnati dalle ristrettezze economiche delle famiglie, che ha iniziato ad affermarsi l’interesse per il mondo del benessere animale a 360 gradi. «In realtà, non si tratta di lusso- sottolinea Sara Ricci -. Qui in Italia si è lontani dall’idea di feste in stile rock star. Ogni evento è calibrato alle possibilità e al budget del proprietario».

La parola d’ordine? Creatività, ovviamente. «Negli Usa si tende ad appiattirsi su uno stereotipo - dice Sara Ricci -. Invece è importante esplorare nuove strade». Non si tratta “solo” di pet food all’avanguardia e di offrire un’esperienza sensoriale alternativa. Ad esempio, spiega Sara Ricci, l’uso delle tecniche della gastronomia molecolare può venire incontro alle esigenze di esemplari con problemi di salute: «In un piccolo concentrato hanno tutto ciò di cui necessitano, inoltre, essendo prodotti gelatinosi, consentono una più facile deglutizione». Essenziale anche la ricercatezza della materia prima: il chilometro zero è di rigore. «Sono nata a Milano e mi sono trasferita a Bergamo, dove vivo con i miei numerosissimi animali. Loro hanno più spazio e io riesco a reperire con maggiore facilità autentici prodotti biologici per le mie ricette». Attenzione alla qualità del prodotto finale ma soprattutto alla salute del pet: tutte le ricette devono passare al vaglio di un veterinario. Perchè il protagonista indiscusso è sempre lui, il quattrozampe.

di Cecilia Daniele