Zona arancione regole: ecco cosa cambia in Lombardia / PDF

Tutte quello che c'è da sapere su scuola, spostamenti, apertura dei negozi. Ecco cosa cambia da zona rossa a zona arancione

Lombardia in zona arancione

Lombardia in zona arancione

Milano, 29 novembre 2020 - Da oggi, domenica 29 novembre, la Lombardia è entrata ufficialmente in zona arancione. Il presidente della Regione Attilio Fontana parla di "passaggio importante" e di "dimostrazione di fiducia nei confronti dei nostri cittadini", ma aggiunge: "Ripagatela. State attenti, non assembratevi troppo, tenete sempre la mascherina e lavatevi le mani. Non si devono diffondere errate convinzioni che sia finito tutto. Non abbiamo ancora superato il momento difficile. Finché il vaccino non sarà dato a tutti i cittadini, dobbiamo convivere con il virus".

Ma cosa cambia nel passaggio da zona rossa ad arancione? Gli allentamenti più rilevanti sono tre. Il primo: gli studenti di seconda e terza media potranno tornare a fare lezione in aula, quelli delle superiori e delle università invece no. Secondo: gli esercizi commerciali potranno stare aperti senza più distinzione tra quelli che vendono generi alimentari o beni di prima necessità e quelli che vendono altro. Attenzione, però: i centri commerciali nel weekend continueranno ad essere chiusi, eccezion fatta per le corsie di alimentari e generi di prima necessità. Terzo allentamento: all’interno del Comune di residenza o domicilio ci si potrà spostare senza l’autocertificazione.

Spostamenti

Sono consentiti gli spostamenti all'interno del proprio Comune. Dalle 22 alle 5 (l'orario del coprifuoco) sono consentiti spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità o per motivi di salute. Rimangono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita dalla Regione in un comune diverso da quello di residenza o domicilio, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute o per svolgere attività o usufruire di servizi non disponibili nel proprio Comune. E' sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. 

Negozi

Sono consentite tutte le attività commerciali al dettaglio e tutti i servizi alla persona, che si devono svolgere assicurando la distanza interpersonale di almeno un metro, il rispetto delle linne guida del settore e l'esposizione del cartello indicante il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente. Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno. Per quanto riguarda i servizi alla persona, col passaggio in zona arancione possono riaprire anche i centri estetici, oltre ai parrucchieri che non hanno mai chiuso.

Scuola e università

Didattica in presenza per le scuole dell'infanzia, scuole elementari e scuole medie. Didattica a distanza per superiosi. Nelle università possono svolgersi in preseza le sole attività formativ e curricolari degli insegnanti relativi al primo anno dei corsi nonché quelle dei laboratori.

Bar e ristoranti

Bar, ristoranti, pub, pasticcerie e gelaterie invece sono chiusiL’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.

Zone d'Italia rosse, arancioni e gialle: ecco al nuova mappa delle regioni

Ma quello lombardo non è l'unico cambiamento nella geografia dell'emergenza Covid in Italia. Venerdì il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l’ordinanza con la quale da oggi, oltre alla Lombardia, anche Piemonte e Calabria da zone rosse diventano zone arancioni, mentre Liguria e Sicilia da arancioni diventano gialle. Speranza ha firmato anche una seconda ordinanza nella quale si riconfermano fino al 3 dicembre Toscana e Campania zone rosse ed Emilia Romagna (che da ieri ha riaperto i negozi fino a 2.500 metri quadri la domenica nei Comuni con oltre 10mila abitanti e fino a 1.500 nei più piccoli), Friuli Venezia Giulia e Marche zone arancioni. Se tutto va bene dovrebbero scalare di classe dal 4 dicembre​.