Varese, 3 settembre 2010- Il Comune di Tradate, in provincia di Varese donerà un assegno di 500 euro ai nuovi nati, a condizione che papà e mamma siano entrambi italiani.

 

Il Tribunale di Milano e la cooperativa Farsi Prossimo hanno bocciato la proposta del comune leghista perchè discriminatoria nei confronti non solo di chi è figlio di stranieri, ma anche di chi ha uno solo dei due genitori italiano e pertanto ha comunque la cittadinanza. L’udienza del ricorso è fissata per l’8 settembre 2010.

 

Il Comune ribadisce che si tratta di "un segnale di incoraggiamento al futuro della cultura europea” e che "serve a contrastare il forte tasso di calo demografico e l’invecchiamento della popolazione autoctona". La storia del bonus bebè  a Tradate inizia nel 2007, quando il Consiglio comunale decide di offrire un contributo di 500 euro ai nuovi nati di ogni anno, con la consegna dell’assegno ai genitori in occasione della Festa del bambino. 

 

Il Consiglio comunale ha innanzitutto sospeso durante l’assemblea del 29 luglio, il bonus bebè e  ha presentato il ricorso, in cui sostiene che il bonus non fa parte dei servizi sociali assistenziali di natura obbligatoria, ma appartiene alla categoria degli ‘incentivi’. In altri termini, il bonus non è un servizio che il comune deve fornire, se decide di farlo può darlo a chi crede meglio.