Verbano in secca, agricoltura in ginocchio

Continua il calo del livello del lago Maggiore: già cancellato l’apporto degli ultimi temporali

Si avvicina sempre di più la prima soglia di magra del lago

Si avvicina sempre di più la prima soglia di magra del lago

Laveno Mombello (Varese), 28 luglio 2015 - I pochi apporti idrici che si sono registrati negli ultimi giorni sulle due sponde del Verbano, hanno apportato pochi centimetri d’acqua che sono stati risucchiati via in poche ore dallo sbarramento della Miorina verso il Ticino, mentre il livello del Lago Maggiore continua a scendere e ieri alle ore 15, faceva registrare alla Centrale di monitoraggio della Protezione civile di Laveno Mombello soli 60 centimetri sopra lo zero idrometrico, contro il metro che si registrava solo poco più di una decina di giorni fa.

Si avvicina sempre di più la prima soglia di magra del lago che verrà raggiunta salvo a questo punto benefiche precipitazioni, fra meno di una decina di giorni se il trend in discesa non rallenterà la sua corsa. Con il raggiungimento della soglia di magra, scatteranno inevitabilmente i limiti del trasporto dei mezzi pesanti sui traghetti di linea fra Laveno e Intra, ovviamente non a causa del basso pescaggio agli attracchi, ma a causa del divario che si sta creando fra i traghetti e i pontili di imbarco. Sempre ieri dal lago uscivano circa 277 metri cubi d’acqua al secondo contro i soli 112, metri cubi d’acqua al secondo in entrata.

Una situazione che inizia seriamente a preoccupare e non solo i paesi rivieraschi per una serie di ragioni che vanno dalla riduzione della pressione idrica sui muraglioni di riva, alla apparizione di scarichi a cielo aperto. Non va meglio ovviamente a valle del lago per il Ticino e per la fitta rete di canali che utilizzano l’acqua del Lago Maggiore per scopi agricoli, per le risaie del novarese, vercellese e pavese. Per questo sono da settimane in allarme con gli agricoltori e i risi cultori, preoccupati sono anche i tecnici delle centrali idroelettriche che temono di scendere sotto i minimi che consentono il funzionamento delle centrali idroelettriche. Preoccupazioni giungono quasi quotidianamente anche dall’Expo, che preleva attraverso i canali le acque per le fontane e giochi d’acqua all’interno della stessa Expo. Raggiunta la soglia di magra il deflusso verrà irrimediabilmente ridotto e si riproporrà di conseguenza più marcatamente anche il deflusso minimo vitale per il Ticino a favore del settore ittico e del settore agricolo che già stanno registrando seri danni.