Mercoledì 24 Aprile 2024

Duplice omicidio di Venegono, la sorella di Martino Ferro: "Ora deve dirci perché l’ha fatto, prima non ci può essere perdono"

Parla con dolore e rabbia Giovanna Ferro, la sorella del pensionato trucidato nel garage della sua abitazione di via delle Vigne poco attimi prima che l’assassino, Alessandro Lorena, salisse nell’appartamento per uccidere la moglie, Graziella Campiello: "Un atto ignobile" di C. Cat.

5 - Duplice omicidio a Venegono Inferiore

5 - Duplice omicidio a Venegono Inferiore

Venegono (Varese), 31 gennaio 2015 - «Deve avere il coraggio di dirci perché l’ha fatto, perché ha ucciso mio fratello e mia cognata, persino dopo aver bevuto un caffè con lei. Ce lo deve». Parla con dolore e rabbia Giovanna Ferro, la sorella novantenne di Martino Ferro, il pensionato trucidato nel garage della sua abitazione di via delle Vigne poco attimi prima che l’assassino, Alessandro Lorena, salisse nell’appartamento per uccidere la moglie, Graziella Campiello. «Ci ha ucciso un fratello, un atto terribile, tanto più perché si è avventata contro una persona buona e mite che non si è mai tirato indietro di fronte a nessuno per dare una mano». Di perdono, per il momento, Giovanna Ferro non vuole sentir parlare: «Per il momento no, anzi: prima deve dirmi il perché l’ha fatto, in seguito potrei rifletterci. In ogni caso ciò che ha fatto è troppo grave: avventarsi così, in quel modo, su una persona inerme è da vigliacchi. Uccidere mia cognata dopo averci bevuto un caffè un atto ignobile, per ora non ci sarà perdono». Anche in paese ci si continua a interrogare su un duplice omicidio che la comunità non dimenticherà mai. In attesa della fissazione della data dei funerali, giornata in cui il Comune ha annunciato che proclamerà il lutto cittadino, il sindaco di Venegono Inferiore, Mattia Premazzi, ha speso parole di vicinanza sia «alla famiglia delle vittime a cui va il cordoglio mio e di tutta l’Amministrazione comunale per la gravità di quanto accaduto», sia a quella dell’assassino, residente sempre a Vengono Inferiore, a due passi da quella villetta dove si è consumato il massacro: «Allo stesso un pensiero di solidarietà va anche alla famiglia di chi è oggi accusato del duplice omicidio. Di certo tutta la comunità sta vivendo nel dolore per quanto accaduto, una notizia scioccante per questa comunità». Del resto i coniugi Ferro erano benvoluti da tutti in paese e a Castiglione Olona, dove Martino ha lavorato per quanrant’anni e dove ancora oggi frequentava il circolo ex dipendenti Mazzucchelli, l’azienda di materie plastiche presso cui ha prestato servizio per decenni prima di andare in pensione.

di C.Cat