Martedì 23 Aprile 2024

Droga sintetica dalle Filippine, Malpensa crocevia del traffico

Blitz in aeroporto: da qui entravano i cristalli dello sballo

Shaboo sequestrato: la droga è in cristalli (Archivio)

Shaboo sequestrato: la droga è in cristalli (Archivio)

Malpensa, 21 dicembre 2014 - C'è anche un sequestro di «shaboo» compiuto all’aeroporto di Malpensa al centro dell’inchiesta condotta dalla Procura di Roma sulla base dell’operazione «Il sale di Manila 2», coordinata dal sostituto Procuratore della Repubblica di Roma, Barbara Zuin, e messa in atto dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trionfale, che hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare che ha anche disposto per tre persone l’obbligo di dimora nel comune di Roma.

Malpensa di conferma così un crocevia privilegiato per il traffico di sostanze stupefacenti nel nostro Paese. Le attività del gruppo erano coordinate da due donne filippine, considerate alla stregua di veri e propri «capi». I carabinieri hanno appurato che lo «shaboo», commercializzato al dettaglio in favore di acquirenti italiani e filippini nei quartieri di Ponte Milvio, Prati, Prati Fiscali e Parioli, tutti nella capitale, veniva acquistato nelle Filippine grazie alla conoscenza diretta di alcuni produttori locali. Nel corso delle indagini i carabinieri hanno quindi fatto un sequestro a Malpensa. Con la droga sequestrata a Fiumicino lo stupefacente recuperato è di oltre un chilo, che commercializzato - secondo le stime dei militari - avrebbero reso un guadagno di circa mezzo milione di euro.

I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Trionfale hanno accertato che gli appartenenti al gruppo criminale, di ritorno dai viaggi effettuati nel Paese d’origine, trasportavano ingenti quantitativi di sostanza, nascosti nelle aste della maniglia di comuni «trolley» e che sarebbe poi confluiti nella disponibilità dei co-indagati per la vendita al dettaglio nelle piazze romane dove la droga è sempre più richiesta. Lo shaboo, il cui nome scientifico è cloridrato di metamfetamina, ed è quasi 10 volte più potente della cocaina, ha l’aspetto di piccoli cristalli trasparenti e provoca eccitazione, allucinazioni, istinti suicidi e omicidi. La sostanza stupefacente è largamente diffusa nelle Filippine  e non a caso i carabinieri hanno appurato che lo stupefacente veniva acquistato direttamente nella Repubblica delle Filippine grazie alla conoscenza diretta di alcuni produttori locali.