Saronno, il corteo del Telos in centro: denunciati 11 antagonisti

Presidio non autorizzato e violazione al foglio di via. Provvedimenti presi da Polizia locale e carabinieri

Un precedente corteo dei militanti di Telos

Un precedente corteo dei militanti di Telos

Saronno (Varese), 21 giugno 2016 - Pugno di ferro contro i ragazzi del centro sociale Telos: il presidio itinerante organizzato venerdì 10 giugno è costato ai partecipanti 11 denunce a piede libero. A prendere i provvedimenti sia la polizia locale, che ha contestato ai presenti identificati di non aver dato il preavviso della manifestazione (un presidio in stazione a cui si è aggiunto un corteo in centro) sia i carabinieri che hanno riscontrato delle violazioni ai fogli di via emessi a carico di alcuni degli attivisti identificati, che non potrebbero tornare a Saronno. Nelle ultime ore il comando di piazza Repubblica ha provveduto a denunciare a piede libero 7 attivisti identificati dalla polizia locale. Come detto, all’origine della denuncia il mancato avviso all’amministrazione comunale e alla Questura della manifestazione. Ma non solo. Dai carabinieri sono stati denunciati 4 giovani che essendo presenti in città non hanno rispettato il foglio di via da Saronno.

I ragazzi si sono ritrovati intorno alle 19 in stazione, "per far sentire il proprio no ai provvedimenti dei divieti di dimora". L’iniziativa era stata organizzata con riferimento alla vicenda della contestazione all’azienda che gestisce la mensa del Cie di corso Brunelleschi a Torino dove "in diverse occasioni sono stati trovati vermi nel cibo". I manifestanti hanno sfilato, dopo una mezz’ora di presidio, per il centro storico. È stato distribuito anche un volantino che spiegava la posizione dei giovani scesi in piazza: "Non solo a Torino ma anche a Saronno la Questura ha provato ad allontanare molti di noi con il foglio di via. Dal 2014 sono circa una ventina le misure emesse, tra quelle andate in porto e quelle cadute". Appena arrivati in stazione i giovani hanno srotolato un maxi striscione nero con lo slogan scritto in verde "Né fogli di via né divieti di dimora fermeranno chi lotta! Da qui non ce ne andiamo". Dopo mezz’ora hanno staccato lo striscione appeso alla pensilina di legno della facciata dallo scalo ferroviario e hanno fatto un passaggio in centro città, da corso Italia a via San Cristoforo.