Ragazzi di Busto aggrediti al grido "Saronno è nostra, via di qui": arrestati due diciottenni

Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, tutto sarebbe iniziato intorno all’una, quando un gruppo di ragazzi ha preso di mira due giovani bustocchi, che stavano entrando in discoteca: il gruppo ha circondato le due vittime, e dopo averle spinte a terra ha iniziato a coprirle con calci e pugni e a colpirle con una stampella che uno degli aggressori usava per camminare di Sara Giudici

Carabinieri

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Saronno (Varese), 25 luglio 2014 - Davanti agli occhi increduli di mamma e papà, sono scattate le manette ai polsi di due 18enni saronnesi accusati di aver partecipato - la notte dell’ultimo Halloween, quando erano ancora minorenni - all’aggressione e alla rapina di due giovani bustocchi all’uscita di una discoteca saronnese. I guai erano iniziati verso le due del mattino, quando in piazza Libertà gli allora 17enni erano incappati in una pattuglia dei carabinieri: secondo le prime ricostruzioni, i due stavano rovesciando dei cestini e questo fatto - unito alla chiamata ricevuta dalla centrale per un’aggressione in corso in zona stazione - aveva spinto i militari a fermare i due ragazzi, che nel frattempo erano stati raggiunti da un amico (in stampelle) appena maggiorenne. Da lì sono partite le indagini, che si sono avvalse anche degli elementi raccolti sui profili Facebook dei giovani, sui quali i militari hanno trovato non solo le foto della serata in discoteca ma anche una descrizione dei momenti salienti dell’aggressione della quale i giovani sono accusati, corredata da commenti e descrizioni. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, tutto sarebbe iniziato intorno all’una, quando un gruppo di ragazzi saronnesi - tutti intorno ai 18 anni - ha preso di mira due giovani bustocchi, un 23enne e un 24enne, che stavano entrando in discoteca: il gruppo ha circondato le due vittime, e dopo averle spinte a terra ha iniziato a coprirle con calci e pugni e a colpirle con una stampella che uno degli aggressori usava per camminare.

Allo stesso tempo, un componente del gruppo sarebbe riuscito a sfilare chiavi dell’auto e cellulare dalla tasca del 24enne, mentre l’altro era riuscito a divincolarsi e a scappare. Nel frattempo, il gruppo avrebbe cercato l’auto del 24enne, una Volkswagen Golf, e aprendola l’avrebbe messa a soqquadro, prendendo a calci la carrozzeria e strappando specchietti e tergicristalli. A suscitare i danneggiamenti, stando alle indagini dei Carabinieri, sarebbe stato l’intervento di un amico del proprietario, riuscito a riprendere le chiavi dal cruscotto: l’azione ha scatenato la rabbia del gruppo, tanto che uno degli aggressori ha preso un coltello e ha minacciato il giovane e il 24enne ancora a terra, squarciando poi le gomme dell’auto al grido «Saronno è nostra. Voi qui non ci dovete venire». La razzia è proseguita con una Toyota Yaris in sosta alla quale, con una pesante catena, sono stati rotti finestrino e lunotto posteriore. A questo punto le vittime sono riuscite a chiamare i carabinieri e il gruppo si è disperso. Finora i militari hanno identificato otto componenti del gruppo: quattro maggiorenni (due arrestati e due denunciati) e due minorenni. Pesanti le accuse: rapina, tentata rapina, danneggiamenti e lesioni, visto che il 24enne è dovuto ricorrere alla cure del pronto soccorso, da dove è stato dimesso qualche ora dopo l’aggressione con una prognosi di sette giorni. Essendo minorenni all’epoca del crimine, e avendo meno di 21 anni, i due ragazzi, studenti incensurati, sono stati portati al «Beccaria» di Milano