Il sindaco si mette di traverso: rimandato l’arrivo dei 32 profughi a Saronno

Secondo Fagioli alla struttura mancherebbero i requisiti per ospitarli di SARA GIUDICI

La palazzina individuata per ospitare i profughi

La palazzina individuata per ospitare i profughi

Saronno (Varese), 1 aprile 2016 - Non arriveranno oggi i 32 profughi che sono stati destinati all’ex sede distaccata del liceo scientifico Grassi in via Buozzi. La notizia è arrivata nel primo pomeriggio dopo che, in mattinata, il sindaco Alessandro Fagioli aveva reso noto il testo di una missiva inviata mercoledì alla Prefettura, alla cooperativa Intrecci che gestirà la struttura con Caritas e alla congregazione delle suore della Presentazione proprietarie dello stabile.

Venerdì scorso al termine della Via Crucis il prevosto di Saronno, monsignor Armando Cattaneo, aveva annunciato l’arrivo in città, previsto per il primo aprile, di 32 profughi che avrebbero dovuto essere ospitati per un anno nell’ex sede staccata del liceo scientifico di via Grassi. Il religioso ha parlato nella necessità dell’accoglienza rimarcando come a tutti i nuovi arrivati, che dovrebbero rimanere a Saronno per un anno, «sarà chiesto di rispettare le regole della comunità e di integrarsi». Negli ultimi giorni sono proseguiti i preparativi all’interno della struttura. La palazzina di via Buozzi, di proprietà delle suore della Presentazione, era vuota ormai da alcuni anni, da quando non era stata rinnovata la convezione con la scuola superiore di via Croce che la utilizzava come sede distaccata con aule e laboratori per i liceali.

Nell’ultimo Consiglio comunale dell’amministrazione dell’ex sindaco Luciano Porro, nella primavera scorsa, era stato approvato un progetto per trasformare l’edificio in un ostello per studenti stranieri ma l’iter si era poi fermato. Nella giornata di mercoledì, dopo un incontro con i gestori della cooperativa e con il prevosto, il sindaco Alessandro Fagioli ha inviato una missiva per sottolineare alcuni aspetti emersi nelle ultime ore: «Ho comunicato alla proprietà, ossia alle suore della Presentazione, ai gestori, ossia Caritas e cooperativa Intrecci, e al Prefetto che lo stabile di via Buozzi non può essere utilizzato come dormitorio perché risulta ancora ad uso scolastico. Non c’è stato cambio di destinazione». Ma non solo: «Si parla anche di interventi eseguiti senza autorizzazione. Questo tema, come quello del mancato cambio di destinazione, sono aspetti su cui l’amministrazione comunale ha il dovere di vigilare. Se dovesse essere confermato l’arrivo dei clandestini non vorrei essere costretto a dover segnalare la situazione che riterrei abusiva».

Dalla cooperativa Intrecci preferiscono non commentare mentre il prefetto Giorgio Zanzi ha chiarito: «Il primo aprile era una data che indicava l’inizio della disponibilità all’accoglienza. Per oggi non è previsto l’arrivo di profughi. Per quanto riguarda le segnalazioni del primo cittadino di Saronno, sono aspetti su cui dovranno essere svolti gli accertamenti del caso».