Lunedì 6 Maggio 2024

Evasione di tre detenuti da carcere: arrestati 5 agenti della polizia penitenziaria. L'accusa: hanno agevolato la fuga in cambio di soldi

Gli agenti sono in servizio presso le Case Circondariali di Varese e Bollate. Disposte anche nove perquisizioni. L'evasione risale al febbraio del 2013. Gli agenti avrebbero fatto entrare nel penitenziario la lima utilizzata per segare le sbarre e un telefono cellulare, nascosto nelle parti intime della fidanzata di uno dei tre detenuti FOTO - Blitz in carcere

Evasione a Varese, cinque arresti (Newpress)

Evasione a Varese, cinque arresti (Newpress)

Varese, 9 dicembre 2014 - I Carabinieri della Compagnia di Luino in provincia di Varese e personale della Polizia Penitenziaria, Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, hatto dato esecuzione a 5 ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di agenti della Polizia Penitenziaria in servizio presso le Case Circondariali di Varese e Bollate. Eseguiti anche 9 decreti di perquisizione emessi dalla Procura della Repubblica nei confronti di altrettanti appartenenti al corpo della Polizia Penitenziaria, per la procurata evasione, il 21 febbraio 2013, di tre detenuti dal carcere di Varese

I cinque agenti della polizia penitenziaria arrestati sono accusati di corruzione per aver favorito, in cambio di denaro, l'evasione di tre detenuti romeni. Un fuga che ebbe breve durata, in quanto i detenuti furono rintracciati e arrestati in Svizzera e in provincia di Pavia nelle ore successive all'evasione.Uno dei romeni, di 29 anni, stava scontando una condanna definitiva per sfruttamento della prostituzione. Gli altri due erano ancora in attesa di giudizio per furto aggravato.

Condividevano la stessa cella e insieme avevano pianificato la fuga. Dopo aver segato le sbarre di un bagno adiacente alla stanza avevano raggiunto il cortile, avevano impilato dei cassonetti per salire sul muro di cinta e si erano calati all'esterno utilizzando le lenzuola. Un piano che, secondo quanto è emerso dalle indagini coordinate dal pm di Varese Annalisa Palomba, sarebbe stato quindi agevolato dalla complicità degli agenti della polizia penitenziaria arrestati stamani. In particolare gli agenti avrebbero fatto entrare nel penitenziario la lima utilizzata per segare le sbarre e un telefono cellulare, nascosto nelle parti intime della fidanzata di uno dei tre detenuti.