"Verbano Cusio Ossola, benvenuto in Lombardia"

L’ipotesi referendum per un “trasferimento”: i commenti dei politici varesini

Lara Comi (Forza Italia)

Lara Comi (Forza Italia)

Varese, 18 febbraio 2018 - La Provincia del Verbano Cusio Ossola sogna di entrare in Lombardia. L’intenzione di lasciare il Piemonte si è concretizzata nella raccolta di oltre 5mila firme per avviare la procedura di referendum consultivo, lanciato dall’ex senatore di Forza Italia Valter Zanetta. La vicenda ha eco anche nel Varesotto, confinante con questi territori che hanno lunga tradizione autonomista. Già nel 1977, infatti, venne costituita l’Unione ossolana per l’autonomia (Uopa), una delle esperienze a cui poi Umberto Bossi - che frequentò le assemblee del movimento creato da Alvaro Corradini - si ispirò per fondare la Lega Lombarda. Sul referendum il consigliere comunale leghista Marco Pinti ha spiegato: «Non credo che sul sì o sul no ci siano opinioni possibili. Le popolazioni hanno il diritto di aggregarsi come vogliono, se intendono fare un referendum per unirsi alla Lombardia devono essere libere di farlo». Insomma, «i territori devono essere liberi di scriversi da soli la loro storia, al di là dei confini geografici stabiliti in questi processi».

Per Pinti «se vogliono venire con noi sono i benvenuti». Comunque, ironizza il consigliere, «anche loro sono diventati più moderati visto che nel 1944 i partigiani, liberandola, avevano fatto la Repubblica dell’Ossola, mentre ora vogliono solo entrare in una regione. È una terra di forti tradizioni autonomiste». Mentre l’eurodeputata di Forza Italia, Lara Comi, ha sottolineato: «Nel momento in cui i cittadini si esprimono devono essere presi in considerazione. Registro che i cittadini di quelle zone preferiscono il governo di centrodestra lombardo a quello di centrosinistra in Piemonte». Insomma, «va rispettata la volontà dei cittadini, capisco che magari si voglia aderire a una regione “motore” come la Lombardia». Infine il deputato uscente del Pd, Daniele Marantelli dice di avere «le idee chiare, che però sono minoranza sia nel Pd sia nel Paese». L’iniziativa referendaria «non è campata in aria. Abbiamo approvato il passaggio di Stoppada dal Veneto al Friuli, una regione a statuto speciale, che è una cosa enorme di cui non ha parlato nessuno». Per il deputato «i confini delle regioni non devono essere un tabù, però mi sembra che siamo un Paese condannato all’immobilismo e all’inutilità della politica. I tecnici eseguono e i politici vanno a fare i talk in tv».

Marantelli, infine, rivendica: «Da quando sono ragazzino mi batto per la riforma federale dello Stato, l’unica modalità che permetterebbe di avere un rapporto diretto coi cittadini. L’ambizione deve essere quella di ridisegnare i confini anche delle regioni, anche in un’ottica europea dovremmo andare verso l’Europa delle regioni». Anche perché «abbiamo davvero molte più cose in comune con il Vco o con il Canton Ticino che non con la provincia di Cremona o Mantova».