Varese, Aimetti lancia il guanto ad Astuti: sfida fra sindaci per la segreteria Pd

Il primo cittadino di Comerio critica il leader uscente in una lettera: comincia la battaglia in vista del congresso

Silvio Aimetti, sindaco di Comerio

Silvio Aimetti, sindaco di Comerio

Varese, 7 febbraio 2017 - Samuele Astuti di Malnate contro Silvio Aimetti di Comerio. Si annuncia come una sfida fra sindaci il congresso provinciale del Pd, in programma la prossima primavera. In tempi di «partiti leggeri», la figura del segretario a tempo pieno è praticamente scomparsa e allora agli amministratori locali scendono in campo forti della credibilità - e della visibilità - acquisita col rango di primi cittadini.

Astuti, rieletto sindaco lo scorso anno per il secondo mandato, è il segretario provinciale uscente. È un amministratore locale ma anche un uomo di partito, sempre in prima fila alla Leopolda di Matteo Renzi di cui è grande sostenitore. Lo scorso novembre è stato eletto presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ats Insubria. Aimetti, anche lui riconfermato primo cittadino la primavera scorsa, si è iscritto al Pd piuttosto recentemente. È stato tra i fondatori ed è il portavoce della Rete civica per l’accoglienza dei profughi, un ruolo che gli ha permesso di intrecciare legami importanti con altri sindaci e ad livello istituzionale.

Aimetti ha lanciato la sua sfida prima inviando a tutti i circoli del Pd una lettera che è di fatto una bozza del suo programma per la segreteria, quindi fissando un appuntamento aperto agli iscritti per discutere i contenuti della missiva, che non lesinava critiche ad Astuti, lunedì prossimo a Varese. Infine, ieri ha lanciato una pagina Facebook personale e un account Twitter dal nome @pdinclusione, mosse social che sono il preludio alla battaglia per la leadership dei democratici. Astuti contro Aimetti per le segreteria, dunque, stando a quanto racconta oggi radio Pd.

Ma da qui al congresso lo scenario potrebbe cambiare. Innanzitutto in base a quanto accadrà a livello nazionale, dove le correnti sono più definite e «riconoscibili», che per forza di cose avrà un riflesso anche sulle Prealpi. In secondo luogo bisogna attendere il posizionamento dei big, dal segretario regionale Alessandro Alfieri alla variegata pattuglia dei parlamentari.

Ma la vera novità rispetto ai congressi passati è il ruolo che il gruppo dirigente varesino, forte di un sindaco appena eletto in una tornata elettorale storica dopo oltre vent’anni di Lega e centrodestra, potrà rivendicare al tavolo delle trattative. E tra Davide Galimberti, primo cittadino di Varese, e Astuti in questi mesi non sono mancate le schermaglie. Nulla di eclatante o vistoso, ma piccoli segnali che sono sintomatici di una mancanza di feeling fra i due, come ad esempio il mancato voto dei rappresentanti varesini ad Astuti in occasione delle elezioni della Conferenza dei sindaci dell’Ats Insubria. Scenari liquidi e partita aperta, dunque, in casa Pd. A Roma come a Varese. Intanto, Sinistra italiana si è costituita a livello provinciale in attesa del congresso fondativo nazionale in programma a Rimini cui parteciperanno anche due delegati varesini eletti nell’assemblea dell’altro giorno.