A Varese pm "in fuga": uffici dimezzati

Tre magistrati se ne vanno, per ora non saranno rimpiazzati

Il procuratore di Varese, Daniela Borgonovo

Il procuratore di Varese, Daniela Borgonovo

Varese, 1 luglio 2016 - Una Procura «dimezzata», con alcuni mesi a ranghi ridotti in attesa dell’arrivo di nuovi magistrati. È la situazione di emergenza che si profila a Varese dopo che tre pm (su un organico di sette) hanno chiesto e ottenuto il trasferimento in altre sedi. Rimarranno a Varese, quindi, solo quattro pm, con il compito di coordinare le indagini, rappresentare la pubblica accusa nei processi e svolgere le altre funzioni di loro competenza.

A questo si aggiunge l’ormai cronica carenza di organico nei ranghi del personale amministrativo, con due dipendenti che nelle prossime settimane andranno in pensione e non verranno sostituiti. E il trasferimento, all’orizzonte, anche di alcuni giudici. Una situazione che potrebbe avere conseguenze sui tempi della giustizia e quindi sui cittadini, con un aumento dei carichi di lavoro per i magistrati in servizio e l’iter dei procedimenti che rischia di allungarsi ulteriormente.

La competenza territoriale della Procura e del Tribunale di Varese si estende su 103 Comuni, da paesi con poche decine di abitanti fino a città come Varese o Malnate, su un’area che da Tradate si estende fino ai confini con il Canton Ticino e al Luinese. Per entrare nel dettaglio, hanno chiesto e ottenuto il trasferimento il pm Sara Arduini, da diversi anni in servizio a Varese, che andrà alla Procura di Milano.

Il pm Sabrina Ditaranto, anche lei da anni nella città giardino, lavorerà invece alla Procura presso il Tribunale per i minorenni di Milano. Mentre il pm Giulia Troina, di nomina più recente, andrà al Tribunale civile di Como. Restano quindi a Varese quattro pm: Annalisa Palomba, Massimo Politi, Flavio Ricci e Luca Petrucci. Lo scorso novembre la Procura di Varese aveva perso un altro «storico» magistrato. Il pm Agostino Abate, che ha lavorato nella città giardino dagli anni ’80, era stato trasferito in via cautelare dal Csm a Como nell’ambito di un procediemento disciplinare con al centro la gestione dell’inchiesta sull’omicidio della studentessa Lidia Macchi, avvenuto nel gennaio 1987, e una serie di altri episodi.

Di fronte alla «fuga» dei magistrati, con l’ultimo bando era stata presentata solo una domanda di trasferimento a Varese da altre sedi per colmare gli organici. Domanda che, però, è stata ritirata successivamente. Il saldo resta quindi negativo. I trasferimenti dei tre pm dovrebbero diventare effettivi dal prossimo autunno. Per diverse mesi, secondo alcune previsioni, la Procura rimarrà a ranghi ridotti, in attesa dell’arrivo di Magistrati onorari in tirocinio (Mot) che però non hanno la stessa esperienza di pm in servizio da anni. Il procuratore di Varese, Daniela Borgonovo, che dopo il suo insediamento ha avviato una riorganizzazione degli uffici, è già al lavoro per cercare di far fronte alla situazione.