Pedemontana, da novembre si paga «Soldi da usare per finire l’opera»

Tangenziale idem. Appelli dalle associazioni e dai sindaci del territorio

Nicola Poliseno, sindaco di Cassano Magnago

Nicola Poliseno, sindaco di Cassano Magnago

CASSANO MAGNAGO (Varese), 2 settembre 2015 – Portare a termine il progetto della Pedemontana Cassano-Osio e della Tangenziale di Varese Gazzada-Gaggiolo: è l’appello di Renato Scapolan, presidente della Camera di commercio varesina, condiviso nel territorio interessato dal tracciato autostradale.

Intanto dopo Expo, quindi dal primo novembre si pagherà per percorrere la lingua di asfalto fra le province di Varese e Como, ma anche per la prima tratta della tangenziale di Varese, a meno di cambi di rotta dell’ultimo minuto. Da quando è entrata in funzione la Pedemontana e per tutta la durata dell’evento espositivo nei padiglioni di Rho-Fiera la tangenziale di Varese e la tratta A da Cassano Magnago a Lomazzo della Pedemontana sono percorribili senza pagare pedaggio. Ancora due mesi di gratuità per gli automobilisti e poi si pagherà: 0,70 centesimi per il tratto dall’uscita autostradale sull’A8 di Gazzada Schianno al ponte di Vedano, 2,20 euro invece da Cassano Magnago.

Sono destinate a restare deluse, quindi, le speranze di quanti pensavano che fino alla fine dell’anno la Pedemontana potesse essere gratuita. Intanto proprio il numero uno dell’ente camerale varesino, a proposito del pedaggio dice che «la sua introduzione deve servire a finanziare il completamento dell’opera». Il messaggio, in sostanza, è «Fate pagare l’autostrada, purché sia garantita la sua conclusione».

L’opera, 87 chilometri di asfalto, era attesa da decenni. Nel 2010 a febbraio fu posata la prima pietra a Cassano Magnago. Quindi l’avvio dei lavori, un percorso che non è stato affatto in discesa. Anzi in alcuni casi si è palesato il rischio che per mancanza di risorse il cantiere potesse essere bloccato. Risolti i problemi economici, arrivati i finanziamenti, la prima tratta è stata completata e dopo cinque anni, il 26 gennaio di quest’anno aperta al traffico.

Ma per i sindaci del territorio e per gli imprenditori l’opera non può certo rimanere a metà. Lo ribadisce Nicola Poliseno, sindaco di Cassano Magnago. «Condivido le dichiarazioni del presidente della Camera di commercio - afferma - Dal primo novembre ci sarà il pedaggio, va bene, però quei soldi devono essere impiegati per finanziare il progetto. Fermarlo non ha senso. Oggi il tratto in funzione ha dimostrato la sua utilità, ma l’intera opera è necessaria al territorio come alla Lombardia.Da troppi anni era attesa questa autostrada indispensabile per migliorare i collegamenti lungo l’asse est-ovest, bloccare tutto sarebbe impensabile».

Stesso discorso per la prima tratta della Tangenziale Est di Varese, progetto annesso a Pedemontana. Resta invece da risolvere per i Comuni il capitolo che riguarda le compensazioni ambientali non ancora avviate. Si tratta di opere previste nel progetto per riequilibrare l’impatto del nuovo tracciato autostradale che ha inghiottito importanti fasce di verde, interventi per una spesa complessiva di circa 5,5 milioni di euro che sono in ritardo.

Intanto è chiaro il messaggio che arriva dal Varesotto: Pedemontana deve arrivare al traguardo, a Osio Sotto, in modo da evitare il rischio di un’incompiuta: così la Tangenziale Est di Varese al valico di Gaggiolo.