Pensionata morta in residenza per anziani, l'enigma delle ferite al capo

Accertamenti per integrare i risultati dell’autopsia di Rosella Formenti

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Busto Arsizio, 22 luglio 2014 - Proseguono nel massimo riserbo le indagini da parte dei Carabinieri di Busto Arsizio, coordinati dal sostituto procuratore Francesca Gentilini, per fare piena luce sulla morte di un’anziana di 92 anni, avvenuta alla casa albergo Borri, una residenza per anziani che fa capo all’istituto La Provvidenza. La Procura ha aperto un fascicolo, si indaga per omicidio. Al momento negli atti non c’è ancora alcun nome di persone indagate e - sottolineano fonti interne all’inchiesta - la scelta è da vedersi al momento come un atto dovuto, disposto per levarsi ogni dubbio sulle cause del decesso. La vicenda, dunque, mantiene per ora i contorni del giallo e ha suscitato sgomento nell’intera città.

La morte dell’anziana risale a una settimana fa, quando fu ritrovata ormai priva di vita da un’inserviente all’orario della colazione. La donna, secondo quanto emerso dall’autopsia, presentava alla testa una ferita lacero contusa da una parte e un trauma dall’altra. L’esito dell’esame, eseguito nei giorni scorsi, non ha consentito di mettere da parte ogni dubbio sull’accidentalità dell’episodio, su cui continuano gli approfondimenti da parte degli investigatori dell’Arma. Ad attirare l’attenzione degli inquirenti sono proprio quelle ferite alla testa. L’anziana potrebbe essersi procurata quelle ferite con una caduta, una fatalità dunque ma non si esclude che possa essere intervenuto qualcuna procurandole la caduta per lei fatale. 

Tuttavia altri elementi isolati durante l’autopsia, secondo quanto filtra dal riserbo degli investigatori, farebbero pensare a cause naturali. Gli inquirenti sono tornati l’altro giorno nella casa albergo Borri per un nuovo sopralluogo e per effettuare altri rilievi necessari all’attività investigativa. Nei giorni precedenti erano già state raccolte testimonianze tra i dipendenti della casa di riposo. La vicenda ha suscitato sgomento in tutta la città e ora si attende che il mistero sia risolto per riportare serenità all’interno della struttura, da qualche mese nell’occhio del ciclone. L’Istituto La Provvidenza, storica casa di riposo cittadina, è infatti al centro di un’altra inchiesta della Procura per presunti maltrattamenti nei confronti degli anziani ospiti, episodi che sarebbero stati filmati dalle microtelecamere installate dagli inquirenti. Nel registro degli indagati una quarantina di persone, medici e personale assistenziale