Malpensa, sequestrate auto di lusso e accertate violazioni per oltre 200mila euro

Si tratta di violazioni del Codice stradale e di assenza di autorizzazione doganale per la quale il conducente di una vettura può essere sanzionato per le ipotesi di contrabbando

Baschi verdi della Guardia di Finanza di Malpensa

Baschi verdi della Guardia di Finanza di Malpensa

Varese, 4 maggio 2016 - Controlli sui passeggeri in arrivo e in partenza e sulle merci destinate a Malpensa, ma non solo. I “Baschi Verdi” della Guardia di Finanza hanno deciso di occuparsi anche di controlli sotto il profilo economico-finanziario attuato attraverso numerosi posti di blocco su strada, al fine di migliorare la sicurezza aeroportuale. Tra le loro funzioni, anche il controllo del rispetto della normativa doganale relativa alla circolazione di veicoli aventi targa extracomunitaria e circolanti all’interno del territorio doganale comunitario. I controlli hanno riguardato autovetture di grossa cilindrata e con targhe appartenenti a paesi extra U.E., come quelle relative alla Confederazione Elvetica e all’area dell’Est Europa (Russia, Ucraina, Romania solo per citare alcuni Paesi).

In molti casi, sono state riscontrate violazioni alla disciplina del Codice della Strada in quanto, alcuni autoveicoli, transitavano in area aeroportuale ad alta velocità a dispetto delle più elementari regole sulla sicurezza stradale. Per quanto riguarda gli automezzi con targa extra U.E., ma guidati da cittadini residenti in Italia, infatti, la normativa prevede che possono circolare liberamente solo se provvisti di autorizzazione doganale senza la quale (così come previsto dalla vigente normativa) il conducente può essere sanzionato per le ipotesi di contrabbando. La condotta illecita riguarda l’utilizzo di veicoli con targa extracomunitaria senza l'autorizzazione doganale, evadendo così dazi doganali ed imposta sul valore aggiunto per un importo accertato pari a oltre 200mila euro a fronte di un valore complessivo delle autovetture poste sotto sequestro pari a circa 800mila euro.

L'operazione si è conclusa con 19 denunce per il reato di contrabbando. Altre 29 persone sono state segnalate all’Agenzia delle Dogane in quanto responsabili dell’illecito amministrativo di contrabbando che prevede una sanzione da 2 a 10 volte i diritti doganali gravanti sul valore del mezzo di trasporto sottoposto a sequestro e che comunque non può essere inferiore a 5mila euro né superiore a 50mila euro. I controlli hanno permesso di accertare che molte delle persone trovate alla guida dei veicoli sequestrati sono risultate anche sconosciute al Fisco Italiano.