Morta Lilli Carati, l'attrice icona sexy dalle commedie anni Settanta

L'attrice Lilli Carati è scomparsa a Besano. Era malata da tempo. Seconda a miss Italia nel 1974 è ricordata soprattutto per le commedie anni Settanta

L'attrice Lilli Carati è scomparsa a Besano a 58 anni

L'attrice Lilli Carati è scomparsa a Besano a 58 anni

Besano, 21 ottobre 2014 - E' morta dopo una lunga malattia Lilli Carati, l'attrice è scomparsa nella mattina a Besano"Oggi e' un giorno triste. Lilli non c'e' piu'! E' andata via in silenzio, ieri notte, dopo una lunga malattia che ha combattuto fino alla fine. Ciao Lilli, prego per te". Cosi' il regista Luigi Pastore sulla sua pagina facebook l'ha salutata. Lilli Carati, il cui vero nome era Ileana Caravati, era nata a Varese nel 1956.

Fu protagonista di numerose pellicole di genere commedia-sexy tra gli anni '70 ed '80, con grande successo di pubblico che fece diventare la Carati molto celebre trasformandola poi in un'icona. Seconda a miss italia nel 1974 con il titolo di miss Eleganza, da lì trovò il balzo verso il cinema venendo scritturata per la Vides Cinematografica da Franco Cristaldi, giurato al concorso di bellezza.

Recitò in numerosi film di successo, fra cui commedie, comici, drammatici e di genere poliziottesco. In particolare, si ricorda 'La compagna di banco' del 1977 di Mariano Laurenti, con Lino Banfi, Alvaro Vitali e Gianfranco D'Angelo, l'attrice interpreto' la figlia di un industriale che si trasferiva a Trani e si iscriveva all'ultimo anno di liceo diventando il sogno erotico di tutti i ragazzi della scuola.

"Mi dispiace molto, me la ricordo bene - spiega Lino Banfi, con cui Lilli aveva recitato negli anni Settanta, quelli del boom della commedia all'italiana -. La chiamavamo la 'bambola di velluto', perche' era piccolina, non tanto alta, ma molto bella. Aveva un corpo fatto bene, era proporzionata, molto sensuale. Quando recitavamo assieme - ricorda ancora l'attore pugliese -, lei era giovanissima, mentre io ero tra i trenta e i quaranta. Non era solo bella, ma era una delle poche attrici brave di allora. Molte delle ragazze che interpretavano quei ruoli erano straniere, erano brave, ma dovevano combattere con la lingua. Ognuna aveva un tipo di sensualita' diversa. Lei parlava bene, era molto sveglia. Credo fosse anche colta, perche' si esprimeva in modo corretto, dimostrava una certa cultura". 

Fra gli altri film con Lilli Carati si annoverano "Avere vent'anni" del 1978, diretto da Fernando Di Leo, film culto e manifesto del vivere ai limiti estremi tipico dei giovani degli anni Settanta. E' dell'anno seguente "Il corpo della ragassa" proprio di Pasquale Festa Campanile, tratto dall'omonimo romanzo di Gianni Brera.

 
Dall'84 la sua carriera viro' verso i film erotici e fra l'87 e l'89 recitò in cinque film porno, fonte di guadagno per sostenere l'abuso di sostanze stupefacenti. Non ebbe vita facile con un arresto per droga e due conseguenti tentativi di suicidio. In seguito, lungo la degenza, riuscì a uscire dal mondo della droga e dalla depressione, ritornando come ospite in televisione.

Da tempo era tornata a vivere tra Induno Olona e il capoluogo. Da quando si era ammalata la si vedeva sempre meno e, a quanto si e' appreso, si e' spenta in una struttura sanitaria a Besano, dove era in cura. Dopo il funerale il corpo sara' cremato. I funerali dell'attrice, icona sexy degli anni Settanta, si svolgeranno mercoledì alle 14.30 nella chiesa S.Paolo a Induno Olona, nel varesotto, dove risiedeva la 58enne, malata da tempo.