Villa devastata da un misterioso rogo: è del collezionista di opere rubate

In quella casa i militari avevano trovato oltre 120 opere d’arte fra quadri, mobili antichi, statue e litografie. C’era addirittura un paio di guanti appartenuti a Padre Pio, accuratamente custoditi all’interno di una teca di vetro. Fra i 112 quadri ce n’erano alcuni d’inestimabile valore, frutto del genio di De Chirico, Kandinsky, Rubens e De Pisis di Matteo Miglietta

La casa distrutta dalle fiamme (Cavalleri)

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Caselle Lurani (Lodi), 26 agosto 2014 - Ieri pomeriggio l’odore di bruciato era ancora fortissimo in via De Gasperi. Durante l’altra notte le fiamme hanno letteralmente divorato la villa che si trova al civico 24, a Caselle Lurani, risparmiando miracolosamente la vita ai tre cani che ieri si aggiravano con aria smarrita nel cortile, e ai proprietari, che non erano in casa. A chiamare i vigili del fuoco sono stati i vicini, allarmati per lo spaventoso incendio che stava divampando a pochi metri dalla loro abitazione. 

I pompieri di Lodi hanno ricevuto la chiamata di soccorso alle 2.50 e sono intervenuti sul posto con 5 mezzi. Le fiamme sono state domate in poche ore, ma i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare fino alle 9 di ieri mattina per completare la messa in sicurezza della zona. Non è chiaro come si sia sviluppato lo spaventoso rogo, ma a gettare pesanti sospetti sulla natura dolosa dell’incendio è l’identità del proprietario della villetta. «È quello dei quadri» mormoravano ieri i curiosi in via De Gasperi, vale a dire l’uomo di 52 anni di origine calabrese che tutti i 3mila abitanti del paese hanno conosciuto cinque mesi fa, quando è stato denunciato dai carabinieri che avevano effettuato un blitz proprio nella casa bruciata la notte scorsa.

Lì i militari avevano trovato oltre 120 opere d’arte fra quadri, mobili antichi, statue e litografie. C’era addirittura un paio di guanti appartenuti a Padre Pio, accuratamente custoditi all’interno di una teca di vetro. Fra i 112 quadri ce n’erano alcuni d’inestimabile valore, frutto del genio di De Chirico, Kandinsky, Rubens e De Pisis. Erano stati tutti rubati fra il 2012 e il 2013 dalla casa di un collezionista privato 70enne di Gallarate, nel Varesotto. L’uomo li aveva lasciati all’interno di una sua seconda casa che non disponeva di sistema d’allarme, affidandoli a un custode. E sono stati proprio i carabinieri a intervenire anche ieri mattina per delimitare la zona del rogo e poi una seconda volta nel pomeriggio. Difficile pensare a un cortocircuito, più probabile invece che chi ha appiccato il fuoco sia entrato nella villetta dal retro, che si affaccia su un capannone industriale.