Investita da fiammata del camino, resta ricoverata ragazza di 14 anni

La sorellina ferita lievemente. Le due sole nella loro casa di Gerenzano di Rosella Formenti

PAURA L’intervento dei vigili del fuoco nell’abitato di via Ghirimondi

PAURA L’intervento dei vigili del fuoco nell’abitato di via Ghirimondi

Varese, 12 ottobre 2015 - Resta ricoverata al centro grandi ustionati di Niguarda la ragazzina di 14 anni investita l’altra sera da una fiammata mentre cercava di accendere il caminetto. L’incidente è avvenuto nell’abitazione in una palazzina in via Ghirimoldi a Gerenzano. Le sue condizioni sono serie: ha riportato ustioni sulla parte superiore del corpo ma non è in pericolo di vita. Ferita ma in modo più lieve la sorellina di 11 anni.

Sono stati momenti di paura nella palazzina dove l’altra sera intorno alle 19 si è sentito uno scoppio e poi le urla delle ragazzine che in quel momento erano sole in casa. A chiedere aiuto la più piccola che ha chiamato subito i vicini. Sul posto i vigili del fuoco, i soccorsi del 118 e i carabinieri di Saronno. Secondo quanto ricostruito, la quattordicenne si sarebbe avvicinata al caminetto a parete per ravvivare la fiamma ma probabilmente ha gettato troppo combustibile (bioetanolo) ed è accaduto il peggio: uno scoppio, poi una fiammata che l’ha investita sotto gli occhi della sorellina. La fiammata ha anche causato un principio di incendio fortunatamente domato dall’arrivo immediato dei vigili del fuoco che hanno portato fuori dall’appartamento le due ragazzine poi trasportate in ospedale. Le condizioni più gravi quella della quattordicenne con ustioni sulla parte superiore del corpo, ma fortunatamente non in pericolo di vita.

Un grande spavento per le due sorelline e ci vorrà del tempo prima di dimenticare l’accaduto. I carabinieri nel frattempo hanno raccolto tutti gli elementi per fare chiarezza sull’episodio e hanno inviato un’informativa alla Procura che nei prossimi giorni alla luce degli accertamenti valuterà come procedere nella vicenda. Le due ragazzine erano sole in casa al momento dell’incidente che poteva avere conseguenze ancora più gravi.

di Rosella Formenti