Mille euro in cambio del "via libera": cinese arrestato al confine

L'uomo, a capo di un gruppo di turisti suoi connazionali, avrebbe cercato di corrompere un finanziere e un funzionario doganale

Il fatto è avvenuto al valico del Gaggiolo

Il fatto è avvenuto al valico del Gaggiolo

Gaggiolo (Varese), 22 maggio 2015 - Avrebbe tentato di corrompere un finanziere e un funzionario doganale offrendo loro 1.000 euro in cambio del "via libera": è finito così nei guai un cittadino cinese a capo di un gruppo di turisti suoi connazionali in procinto di entrare in Italia attraverso il valico del Gaggiolo.

Il pullman sul quale viaggiavano gli stranieri era stato infatti sottoposto ai controlli di rito effettuati da alcuni militari delle Fiamme gialle in collaborazione con un funzionario dell'Agenzia delle Dogane. L'attività aveva portato al rinvenimento di 29 orologi non dichiarati, trovati in possesso di quattro componenti del gruppo di turisti, del valore complessivo di circa 23mila euro. La merce era quindi stata immediatamente sequestrata, e nel corso della fase di verbalizzazione un finanziere e un funzionario doganale si erano attivati per illustrare al "capo delegazione" le procedure relative all'operazione che stavano effettuando.

Proprio in quei momenti, l'interlocutore del militare e del funzionario avrebbe estratto dal proprio portafogli due banconote da 500 euro, offrendole ai due nel tentativo di corromperli. Il denaro è stato così sequestrato e il cittadino cinese arrestato con l'accusa di istigazione alla corruzione. Quest'ultimo si trova ora nel carcere di Varese a disposizione dell'autorità giudiziaria.