Mercoledì 24 Aprile 2024

Raccoglie funghi ma erano tossici: grave sessantenne

Abbiategrasso, li aveva trovati in giardino

L'uomo è ricoverato in ospedale

L'uomo è ricoverato in ospedale

Abbiategrasso, 24 novembre 2014 - Li aveva raccolti con le proprie mani nel giardino di casa, pensando che fossero commestibili. Invece i funghi che poi erano finiti nel piatto preparato per cena dalla moglie appartenevano a una delle specie più pericolose. È stata forse un’amanita o una manciata di falsi chiodini, sosia quasi perfetti della cosiddetta “famigliola buona”, a spedire all’ospedale un ultrasessentenne residente nell’area abbiatense.

L’uomo, dopo aver degustato il piatto a base di funghi, è stato colto da conati di vomito e forti dolori di pancia. La tipica reazione di un avvelenamento. Si è salvata per fortuna la moglie, a cui i funghi non piacciono. Ora l’uomo si trova ricoverato all’ospedale Cantù di Abbiategrasso, dove è stato preso in carico da medici e infermieri del Pronto soccorso. Subito dopo il suo arrivo è stato sopposto a una lavanda gastrica, mentre nello stesso tempo l’ospedale ha preso urgentemente contatto con il Centro antiveleni dell’ospedale Niguarda di Milano per un eventuale trasferimento del paziente. L’uomo è infatti arrivato in ambulanza al Pronto soccorso in gravi condizioni. A fatica i medici sono riusciti a stabilizzarlo e a scongiurare un ulteriore peggioramento del quadro clinico. Ora i parametri clinici sono stabili, ma a quanto sembra l’avvelenamento ha provocato seri danni al fegato. Danni forse irreparabili, tanto che i medici non escludono che l’uomo debba sottoporsi a un trapianto. Si deciderà nei prossimi giorni, quando si potranno misurare con più esattezza gli effetti delle cure a cui l’uomo è stato sottoposto.

Nello stesso tempo si sta cercando di individuare, anche attraverso il racconto della moglie, la specie di appartenza dei funghi finiti in tavola e nello stomaco del malcapitato. Le ipotesi in campo sono diverse e oscillano fra alcune particolari specie velenose. I sospetti maggiori si concentrano sui falsi chiodini, un genere di funghi che dai raccoglitori inesperti vengono facilmente scambiati per chiodini commestibili. I chiodini sono uno dei funghi più diffusi e raccolti nel tardo autunno e potrebbero essere finiti fatalmente nel giardino di casa dell’uomo ricoverato in ospedale. Nè si esclude che l’uomo possa aver consumato un piatto a base di pericolosa Amanita Phalloides. La stessa che alcuni anni fa mandò in ospedale una coppia di Motta Visconti e 5 suore della scuola materna di Castano. Stessi sintomi: alterazioni a carico del fegato e dei reni. L’Amanita Phalloides non è la tipica amanita immortalata da Walt Disney nei suoi cartoni animati e tanto bella da ammirare per il rosso sgargiante della cappella, tempestata di candidi puntini bianchi. Si tratta invece di un pericoloso tipo di amanita che viene di solito confusa con il prataiolo, invece commestibile.

Il caso di Abbiategrasso va ad arricchire il già nutrito elenco di avvelenamenti da funghi che ogni anno, nei mesi autunnali, colpiscono l’area a ridosso del Parco del Ticino, meta prediletta per migliaia di cercatori di funghi. Per questo motivo l’Asl invita la popolazione a non sottovalutare il pericolo: «Prima di consumarli, li si facciano controllare dai nostri micologi».