Varese capitale dei robot: "All'orizzonte una rivoluzione"

Le nuove frontiere della tecnologia al centro di incontri all'Università dell'Insubria e al Faberlab di Tradate.

Il FaberLab di Tradate

Il FaberLab di Tradate

Varese, 19 ottobre 2016 - Lo scenario descritto nei libri di Isaac Asimov e in tanti film di fantascienza presto potrebbe diventare realtà. Robot in grado di aiutare l’uomo nei lavori domestici, di intervenire in situazioni d’emergenza o di supportare i processi produttivi nelle piccole imprese tra qualche anno potrebbero entrare nella realtà quotidiana.

Centri di ricerca e aziende si stanno muovendo sottotraccia per superare i limiti, principalmente dovuti agli alti costi di produzione, che attualmente rendono difficile l’accesso a prodotti ad alta tecnologia da parte dei cittadini comuni. Le nuove frontiere della robotica sono al centro, all’Università dell’Insubria di Varese, di uno degli incontri organizzati nell’ambito del ciclo "Scienza e fantascienza" dal professor Paolo Musso, del dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate, docente di Fondamenti teorici e sociali della modernità e di Scienza e fantascienza nei media e nella letteratura. Sono ospiti, oggi, due scienziati che sono al lavoro nei laboratori dell’Iit di Genova, un centro d’eccellenza a livello internazionale. Alessandro Vato e Lorenzo Natale, durante l’incontro "Cyborg, personal robot, nanomacchine… la fantascienza diventa realtà?" hanno parlato di come i robot stanno per entrare a far parte della nostra vita quotidiana, uscendo dai laboratori e dalle fabbriche per approdare nelle case. Nel centro di ricerche sono stati sviluppati, infatti, prototipi di robot "casalinghi" che, attraverso un’adeguata programmazione, possono essere utilizzati per svolgere lavori domestici. Sono in corso studi su un robot in grado di intervenire per salvare vite umane nel caso di catastrofi naturali o incidenti. Macchine sempre più sofisticate, inoltre, stanno iniziando a diffondersi anche nelle piccole e medie imprese, grazie a prezzi sempre più accessibili.

E' il caso della carprenteria metallica Luigi Carrara, dove lavorano una quindicina di dipendenti, che ha introdotto due robot antropomorfi, utilizzati sulle linee produttive. Un caso che verrà presentato il 25 ottobre durante un incontro promosso da Confartigianato al Faberlab di Tradate, al quale parteciperanno i responsabili della Abb, azienda che fornisce robot e sistemi di fabbricazione modulari. "Per noi i vantaggi sono legati principalmente alla velocità - spiega Angelo Guarino, della Luigi Carrara - alla possibilità di lavorare in notturna e all’esigenza di terminare in fretta quantitativi importanti. Il robot senza l’uomo non funzionerebbe, le macchine sono tutte in autoapprendimento, devono essere programmate sul posto ed è la sinergia tra collaboratore e robot che offre una certezza in più all’impresa".