Terremoto Centro Italia, tra le vittime una donna di Varese

La 70enne Bruna Muller era nata nella Città giardino ma viveva nel Forlivese dagli anni '60. Il marito, Cesare Marri, era originario di Amatrice: morti entrambi nella casa delle vacanze

Bruna Muller, la donna nata a Varese morta nel terremoto

Bruna Muller, la donna nata a Varese morta nel terremoto

Varese, 26 agosto 2016 - L'onda lunga del terremoto che ha cancellato Amatrice tocca anche Varese. Nella tarda serata di mercoledì, infatti, è arrivata l’ufficialità della morte di Bruna Muller, 70enne casalinga originaria nella Città giardino ma residente a Forlì. La signora è deceduta insieme al marito, il 75enne Cesare Marri, originario proprio del paesino laziale.

I due erano partiti martedì mattina dalla città romagnola alla volta di Amatrice per trascorrere alcuni giorni di vacanza. Nata a Varese, la donna si era trasferita in una piccola località del Forlivese, Modigliana, dove il padre lavorava come segretario comunale, e nel ’69 si era sposata con Cesare Marri. I cadaveri sono stati recuperati fra le macerie.

Nel frattempo, prosegue l’intenso lavoro dei vigili del fuoco varesini accorsi in Centro Italia per dare il proprio contributo alle popolazioni colpite dal terremoto. Sul posto con due squadre (una di ricerca e soccorso, l’altra di logistica: una ventina di operatori in tutto), un gruppo di pompieri del distaccamento provinciale ha continuato a scavare ad Amatrice, mentre alcuni componenti del comando di via Legnani hanno allestito una cucina da campo che servirà circa 1.000 pasti al giorno. Ieri, nel corso delle ricerche, il gruppo cinofilo varesino è riuscito a estrarre dalle macerie un cagnolino ancora vivo.

Quanto a Protezione civile e Croce rossa, i vari gruppi della provincia sono stati allertati, ma per il momento restano nelle varie sedi. In proposito, il consigliere provinciale Paolo Bertocchi ha fatto il punto della situazione. "I gruppi di Protezione civile comunali e zonali saranno chiamati ad intervenire, se necessario, solo nella seconda fase delle operazioni. Saranno Regione e Provincia a coordinare questa fase, che avverrà nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Nessuno si rechi di propria iniziativa sui luoghi colpiti. Il rischio è di non essere d’aiuto e di intralciare le delicate operazioni già in corso. In caso di necessità la Protezione civile provinciale terrà tempestivamente aggiornati i sindaci".