Truffa on-line da 28 mila euro: denunciata 23enne

La vittima un titolare di un casa concessionaria del Lazio, al quale era stato fatto credere di poter acquistare una vettura di pregio

Polizia (Foto archivio)

Polizia (Foto archivio)

Busto Arsizio (Varese), 23 gennaio 2016 - Un'auto di grossa cilindrata in vendita per 28 mila euro su un noto sito di e-commerce. All’apparenza un affare che, per il compratore, il titolare di una concessionaria di auto con sede nel Lazio, si è rivelato un truffa. In seguito alla denuncia presentata dall’istituto di credito della vittima, gli agenti del commissariato di Busto Arsizio hanno identificato uno dei presunti autori del raggiro: una 23 enne residente in città, denunciata per truffa e falso. Ed è caccia agli altri complici.

Secondo le ricostruzioni, il titolare della concessionaria aveva adocchiato sul portale di e-commerce l’annuncio con una vettura di pregio in vendita a Busto Arsizio. Dopo una  trattativa telefonica, le parti si erano accordate stabilendo il prezzo di 28mila euro per l’acquisto dell’auto. L’acquirente, con l’intento di bloccare la vendita, aveva inviato al venditore bustocco, attraverso un messaggio WhatsApp, la copia del proprio documento d’identità e dell’assegno circolare emesso dalla sua banca per l’importo concordato. Questo è bastato ai truffatori per clonare l'assegno originale, con il quale sono poi andati nella banca di Busto Arsizio, nella quale avevano già aperto un conto corrente, lo hanno versato e hanno chiesto il bonifico urgente dell’intero importo su un conto corrente acceso in un ufficio postale.

La banca,  dopo aver accertato presso l’istituto di credito emittente che l’assegno era coperto, ha eseguito l’operazione, apprendendo solo successivamente che il titolo non era autentico. Infatti, la firma del direttore, unico elemento manoscritto e difficile da copiare, era falsa. Nel frattempo, l’ingente somma era stata prelevata della vettura, come dello stesso venditore, non c’era più alcuna traccia.