Terremoto, geologi dell'Insubria impegnati nei rilevamenti

Il gruppo di ricerca di Geologia e Chimica Ambientale dell'università al lavoro su terreno e acque

I danni del terremoto a Castel Sant’Angelo sul Nera

I danni del terremoto a Castel Sant’Angelo sul Nera

Varese, 27 ottobre 2016 - Terremoto in Centro Italia: il gruppo di ricerca di Geologia e Chimica Ambientale del dipartimento di Scienza e Alta Tecnologia dell’Università degli Studi dell’Insubria è già in contatto con i colleghi dell’Ispra della Birbeck University of London e dell’Università di Leeds per pianificare i nuovi rilevamenti sul terreno.

In particolare, il dottor Livio Franz oggi è a Roma, anche per coordinare le attività in funzione delle esigenze del dipartimento della Protezione Civile. Saranno in particolare misurate eventuali riattivazioni delle rotture superficiali prodotte il 24 agosto lungo le scarpate del Monte Vettore. Inoltre, sarà campionata l’acqua delle sorgenti lungo la zona di faglia, già analizzate ripetutamente nei mesi scorsi, e che hanno certamente subito variazioni chimico-fisiche rilevanti.

I forti terremoti di ieri sono infatti centrati su Castel Sant’Angelo sul Nera, dove è ubicato un importante gruppo di sorgenti da cui prende origine il corso della Nera, il principale corso d’acqua di questa parte dell’Appennino umbro-marchigiano.