Saronno, l’arte negata ai volontari del colore

Allo skate-park un gruppo di writer, che si era era messo a disposizione del Comune, è stato costretto a cancellare tutto per evitare una denuncia

La pulizia dei muri in piazzetta Biagi

La pulizia dei muri in piazzetta Biagi

Saronno (Varese), 7 ottobre 2017 - Tanta amarezza nel quartiere Matteotti per quando accaduto allo skate-park di via Leonardo da Vinci dove un gruppo di writer, che si era era messo a disposizione del Comune per realizzare nuovi graffiti nel muro perimetrale dell’area verde, è stato costretto in meno di 24 ore a cancellare tutto per evitare una denuncia. Lo skate park è una frequentatissima area nel centro del Matteotti dove si ritrovano decine di giovani: chi per le acrobazie sulle tavole e e con le bmx, chi per chiacchierare nella vicina area verde. Ogni anno un gruppo di volontari organizza un evento con musica ed esibizioni durante il quale vengono rinnovati i graffiti. Quest’anno l’evento è stato rinviato ma i ragazzi hanno comunque chiesto all’Amministrazione comunale di poter colorare i muri perimetrali dell’area. Hanno scelto di rinnovare il perimetro dell’area verde all’ingresso dove c’erano già dei piccoli graffiti. Ieri pomeriggio è stata data una mano di vernice viola, per fare da fondo, e poi i giovani, per altro autori di alcuni progetti nelle scuole del comprensorio, si sono messi all’opera con la vernice spray acquistata a loro spese.

L’operazione non è passata inosservata: molti residenti si sono affacciati dalle finestre per vedere come procedevano i lavori. Dopo qualche ora è arrivato il proprietario dell’edificio dismesso che confina con il parco dicendo che il muro era suo e che non aveva autorizzato la realizzazione del graffito. I ragazzi sono rimasti senza parole e hanno subito estratto una copia dell’autorizzazione fornita dagli uffici comunali. L’uomo ha afferrato il foglio e si è recato in Municipio. Il risultato? Ai ragazzi è stato chiesto dal Comune di cancellare tutto con una mano di vernice grigia. Così ieri mattina, come richiesto dal proprietario, tutto è stato coperto. All’una dei graffiti non c’era più traccia. Tanta l’amarezza per i writer e anche per molti fra i residenti delle case limitrofe. «Ci siamo complimentati con loro – spiega una 60enne – i disegni era molto metropolitani ma molto colorati e belli e sicuramente più gradevoli di quelli che c’erano prima, del muro grigio che c’è adesso e di quello che nel giro di poche ore sarà scritto sulla parete». Lo skate park fu realizzato dall’allora sindaco Pierluigi Gilli per dare una risposta alle esigenze dei molti ragazzi che si ritrovavano ad utilizzare la rampa dell’ufficio postale di via Varese.