Saronno, sconosciuto "aggredisce" il prevosto in chiesa

Attimi di paura a San Pietro e Paolo. L'uomo allontanato dai fedeli

Il prevosto di Saronno, don Armando Cattaneo

Il prevosto di Saronno, don Armando Cattaneo

Saronno (Varese), 21 febbraio 2017 - Entra in chiesa dove c’è solo il prevosto monsignor Armando Cattaneo, gli chiede dei soldi, urlando frasi sconclusionate e senza senso. Il prevosto lo invita a lasciare l’edificio di culto ma l’intruso non smette di urlare ed arriva ad strattonare ed insultare il religioso. Alcuni presenti si accorgono dell’accaduto e allertano le forze dell’ordine, mettendo così in fuga l’aggressore che riesce a sparire prima dell’arrivo delle pattuglie.

È quanto accaduto nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo in piazza Libertà. La vista delle auto dei carabinieri e della polizia locale davanti alla Prepositurale ha creato molta curiosità tra i saronnesi ed in pochi minuti la notizia si è diffusa in tutta la città. Al momento le autorità mantengono il massimo riserbo sulla vicenda ma a raccontare l’accaduto sono stati diversi testimoni.

È la seconda volta che la Prepositurale, fulcro della Comunità pastorale crocifisso risorto che riunisce le sei parrocchie cittadine, si trova al centro di episodi movimentati.

Solo un mese fa, lo scorso 19 gennaio, un trentenne di origine marocchina era stato protagonista di due incursioni nell’edificio di culto. La prima volta si era limitato ad entrare urlando frasi in arabo mentre nel secondo blitz, realizzato pochi minuti dopo essersi gettato nel torrente Lura quasi in secca, si era spogliato restando a torso nudo. In quell’occasione la polizia locale, intervenuta in pochi minuti sul posto, era riuscita a bloccare l’uomo e ad accompagnarlo al pronto soccorso dove poi era stato ricoverato.

Tornando all’aggressione subita dal prevosto venerdì sera i contorni della vicenda sono ancora tutti da chiarire. Le forze dell’ordine hanno avviato le indagini partendo dalla testimonianza del religioso. Da accertare l’identità dell’aggressore, qualcuno dei testimoni parla di un uomo di nazionalità italiana ma non ci sono certezze, e soprattutto delle motivazioni. Resta da chiarire se fosse un attacco al prevosto o più probabilmente l’opera di qualcuno che, per consumo di alcool o di droghe, era fuori di sé.