Saronno, arrestati dopo il furto di un portamonete

Due moldavi bloccati dai carabinieri in seguito a un'incursione notturna dal magro bottino

A sinistra, il capitano dei carabinieri Giuseppe Regina

A sinistra, il capitano dei carabinieri Giuseppe Regina

Saronno (Varese), 24 agosto 2016 - Per cercare di sfuggire all’arresto le hanno provate proprio tutte: hanno nascosto gli arnesi da scasso sotto il tappeto dell’ascensore e hanno raccontato ai militari di essere nella zona del loro raid per caso. Tutto inutile. Due «topi d’appartamento» moldavi, un 24enne e 20enne, sono stati fermati dai carabinieri in un palazzo del rione Matteotti.

Verso le 3 di notte, rientrando a casa, l’inquilino di un palazzo di via Sampietro ha notato la serratura della porta dell’appartamento accanto al suo completamente forzata. Controllando dallo spioncino di casa sua ha visto delle sagome muoversi alla luce di una piccola torcia. Ha subito chiamato i carabinieri.

Appena i militari sono entrati nel palazzo è arrivato a piano terra l’ascensore da cui sono usciti i due ragazzi. I due hanno detto di trovarsi lì per caso ma senza sapere indicare da che appartamento venissero. Hanno poi raccontato di aver visto tre giovani usare l’ascensore prima di loro. L’intera loro ricostruzione era decisamente molto fantasiosa.

Perquisendoli i carabinieri hanno trovato nelle tasche dei jeans del 24enne, monete e banconote per un totale di 50 euro, conservate in un portamonete rosa e una torcia a led. Da sotto il tappeto dell’ascensore sono "spuntati" guanti di lana grigi, un cacciavite, una chiave inglese, due tasselli a scomparsa e altri piccoli arnesi da scasso.

L’appartamento era vuoto perché la proprietaria, una 81enne, è in vacanze da diversi giorni. A recarsi sul posto è stato il figlio. L'uomo ha trovato la camera a soqquadro, il blocchetto della serratura dell’ingresso scardinato. A parte il piccolo portamonete rosa, però, nulla risultava mancare.

Per i due ragazzi è arrivato l’arresto con l’accusa di concorso in furto aggravato