Sant'Antonio, protesta ambientalista a Saronno: "Il falò inquina, va bloccato"

Il gruppo Ambiente Saronno all’attacco del rito in programma la sera del 17 gennaio

La scorsa edizione del falò di Sant’Antonio nel parco degli Alpini

La scorsa edizione del falò di Sant’Antonio nel parco degli Alpini

Saronno (Varese), 11 gennaio 2017 - Una dura presa di posizione di Ambiente Saronno contro il falò previsto per il secondo anno la sera del 17 gennaio nell’ambito della rievocazione storica legata ai festeggiamenti per Sant’Antonio. Il gruppo storico, a partire da sabato 14, creerà un vero e proprio borgo contadino in via D’Annunzio, proporrà una rievocazione con oltre 500 figurati domenica pomeriggio e martedì sera, al termine della sagra con la benedizione degli animali e delle auto, accenderà il falò nel parco degli Alpini.

Un’iniziativa che ha suscitato la forte contestazione da parte degli ambientalisti cittadini che partono dai dati tecnici: «Considerando i diversi studi e considerando la forte incertezza nel giungere a una stima realistica (variazione di qualità della legna, di temperatura e umidità della stessa), valutando che il falò è una combustione che si avvia all’aperto con legna fredda e umida siamo nelle condizioni più lontane possibili dalla combustione ideale. Un falò di ridotte dimensioni (1 ton) immette quindi nell’aria 20 Kgpm10/ ton, pari all’emissione annua di 24 autovetture medie, che percorrono 15 mila chilometri o di 5 mesi di quattro automezzi pesanti che percorrono 35 mila chilometri l’anno».

Non solo: gli ambientalisti per dare un altro parametro e condannare l’iniziativa sottolineano come il falò inquini quanto «un mese di attività di tutte le pizzerie della città». Del resto Ambiente Saronno ha più volte rimarcato la scarsa attenzione dell’amministrazione comunale per il problema dell’inquinamento atmosferico stigmatizzando anche la mancata adesione all’ultimo protocollo regionale che impegna i Comuni che vi aderiscono ad agire su diversi fronti proprio per cercare di ridurre l’impatto della vita cittadina sulla qualità dell’aria. Non a caso la protesta contro il falò di Sant’Antonio, che era stata realizzata anche in occasione del debutto lo scorso 17 gennaio 2016, è accompagnato dal lancio dell’hashtag «#cisiamorottiipolmoni».

Rinunciano alla polemica i portavoce del gruppo storico: «Non vogliamo in nessun modo polemizzare o alzare i toni. L’obiettivo della nostra manifestazione è quello di far vivere le tradizioni di una festa invernale contadina tra cui anche il falò. Credo che non sia certo questo evento a provocare l’inquinamento atmosferico di Saronno o a pregiudicare la qualità della vita in città».