Saronno, due presìdi: disordini scongiurati

Cori nella piazza blindata dalle forze dell’ordine. Caos e auto in coda

 Presidio del Telos in centro a Saronno

Presidio del Telos in centro a Saronno

Saronno (Varese), 25 febbraio 2018 -  Pomeriggio movimentato e blindato per la città a Saronno stretta in una morsa di mezzi e pattuglie di forze dell’ordine, carabinieri e polizia di stato, per la presenza in piazza in contemporanea nel cuore della zona a traffico limitato degli anarchici, del presidio anti Telos di Sos Italia Libera e i vari gazebo elettorali. A partire dalla tarda mattinata il centro storico è stato letteralmente blindato: diversi mezzi della polizia di stato e dei carabinieri hanno chiuso piazzetta Portici la zona scelta dagli anarchici per il presidio in solidarietà del 25enne arrestato due settimane fa per i disordini a Torino la notte di Capodanno.

Una quarantina di attivisti sono arrivati intorno alle 15,10 con diversi striscioni tra cui quello lo slogan «Cello libero - fuoco alle galere». Dopo aver letto una lunga nota in cui hanno rimarcato il proprio sostegno all’arrestato intorno alle 17 hanno iniziato, erano diventati circa una settantina di persone, un corteo improvvisato. Malgrado la presenza di blindati che chiudevano via San Cristoforo e via Padre Monti gli anarchici sono riusciti ad arrivare in via Tommaseo, via Manzoni e via Marconi. Qui, prima dell’intersezione con via Cesati, sono stati bloccati dai mezzi dei carabinieri che si sono schierati con gli scudi e quindi hanno svoltato in via 25 aprile continuando il proprio corteo, con cori contro le forze dell’ordine, in via Milano, via Caduti Liberazione fino a piazza San Francesco. Dopo un breve stop, in cui hanno letto al megafono il loro comunicato, sono ripartiti e passando davanti alla stazione e al Municipio hanno raggiunto via Guaragna dove il corteo si è sciolto.

Tante le proteste degli automobilisti che si sono ritrovarti bloccati dal passaggio degli anarchici. Lunghe le code, malgrado l’impegno della polizia locale per deviare il traffico, che si sono formate in direzione di Solaro prima e verso il sottopassaggio di via Primo Maggio poi. A lamentarsi anche i commercianti, soprattutto quelli di via Carcano e di via Caduti della Liberazione, che si sono ritrovati con le telecamere imbrattate. Nel frattempo in corso Italia, avvolto da un massiccio spiegamento di forze dell’ordine ha raccolto le firme Paolo Bocedi proprio contro i raid notturni del Telos che la notte di Natale e un paio di settimane fa hanno imbrattato vetrine, muri e persino il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli e il portone della chiesa di San Francesco. «Siamo soddisfatti ha spiegato al termine dell’appuntamento - oltre 150 saronnesi e diversi esponenti dell’Amministrazione hanno firmato la nostra petizione che servirà per una denuncia collettiva. Abbiamo raccolto anche un centinaio di firme online. E’ ora di dire basta a questa situazione: basta ai graffiti, basta alle scritte, basta ai danneggiamenti. Saronno è stufa di questa situazione e vuole una profonda svolta». A firmare intorno alle 16 anche il sindaco Alessandro Fagioli che ha rimarcato il proprio sdegno per i continui raid che danneggiano i cittadini e l’intera città. La situazione è tornata lentamente alla normalità solo intorno alle 19 anche se le forze dell’ordine hanno continuato a presidiare il centro fino a tarda sera.

© RIPRODUZIONE RISERVATA