Saronno, basta con i "furbetti" dell’affitto: indagini patrimoniali sui morosi

Al via campagna di controlli sui residenti nelle case comunali. Il vicesindaco Vanzulli: "Questione economica ma anche morale"

Il vicesindaco Pierangela Vanzulli

Il vicesindaco Pierangela Vanzulli

Saronno (Varese), 18 ottobre 2016 - "È un'attività necessaria per assicurarsi che non ci siano famiglie che 'abusino' degli aiuti comunali, magari non avendone una reale necessità e finendo per utilizzare fondi e risorse che sarebbe preziosi per sostenere chi vive realmente uno stato di bisogno". Così il vicesindaco Pierangela Vanzulli, in qualità di assessore al Bilancio, spiega la serie di controlli avviati dall’Amministrazione sugli stabili comunali. Obiettivo, assicurarsi che tutti paghino il dovuto per l’affitto e le spese condominiali.

"Abbiamo iniziato con un primo stabile - spiega con energia - e abbiamo trovato delle sbavature in almeno quattro casi su 30. In sostanza famiglie che vivevano in case comunali, non versando nemmeno il dovuto affitto, risultavano proprietarie di auto, moto e anche di parti di beni immobili. In molti casi abbiamo anche scoperto che avevano fonti di reddito non dichiarate".

Un risultato piuttosto sorprendente che ha spinto l’amministrazione a estendere i controlli su tutti gli stabili comunali. L’attività di accertamento avviene incrociando dati dell’anagrafe tributaria - facendo un controllo su quanto erogato dai servizi sociali - e indagini patrimoniali. "In alcuni casi abbiamo anche coinvolto la compagnia cittadina della Guardia di Finanza - rimarca Vanzulli - con la quale abbiamo avviato una fattiva collaborazione".

L’assessore al Bilancio è categorica sulle motivazioni che hanno portato a questa "lotta ai furbetti". "Non vogliamo - dice - vessare chi vive una situazione di difficoltà e magari lotta con tutta la dignità per far fronte alle spese ma colpire i 'furbetti' che pur avendo le risorse economiche necessarie non versano il dovuto. Bisogna ricordare che ci sono morosità di oltre otto anni nei versamenti e persone che non hanno mai pagato".

In genere le somme dovute mensilmente sono calibrate sulle possibilità degli occupanti. Ad esempio in uno dei palazzi delle case di via Bergamo l’affitto è tra i 20 e i 180 euro al mese e le spese condominiali si aggirano intorno ai 65 euro (calcolate poi in base ai millesimi). "Non è solo una questione economica - conclude Vanzulli -, è anche una questione morale e di rispetto della dignità di chi, a fronte di sacrifici e di rinunce si fa carico dei propri debiti. Anche per queste persone è giusto trovare chi, pur avendone i mezzi, se ne approfitta lasciando tutto a carico della collettività".