Marnate, ragazza scomparsa e poi ritrovata. Il sindaco: "Liberiamo i boschi dalla droga"

Marco Scazzosi prova a trovare una soluzione: "Camminate nelle aree verdi per renderle vive"

Le ricerche

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Castronno (Varese), 19 ottobre 2017 - Camminate nei boschi per scoraggiare la presenza di spacciatori e tossicodipendenti: è l’idea del sindaco di Marnate, Marco Scazzosi, che l’altro giorno sul problema ha incontrato i colleghi di Cislago, Gianluigi Cartabia, Rescaldina, Michele Cattaneo e di Gorla Minore, Vittorio Landoni. L’episodio dei giorni scorsi di Dafne Di Scipio, la ventenne scomparsa nella radura e poi fortunatamente ritrovata sana e salva in un autogrill sulla A8, ha riacceso i riflettori sulla situazione di questa fascia di territorio, purtroppo da tempo piazza dello spaccio di droga frequentata a tutte le ore.

Un'area verde che potrebbe essere utilizzata al meglio dalla collettività e che invece non essendo sicura per quelle presenze di fatto resta sotto “il controllo” degli spacciatori. Anche negli ultimi tempi non sono mancate le segnalazioni di presenze poco rassicuranti da parte dei cittadini che ora tornano a sollecitare interventi. I sindaci di Marnate, Cislago, Rescaldina e Gorla Minore l’altro giorno si sono ritrovati per valutare la situazione e insieme decidere quali azioni intraprendere. Scazzosi un’idea ce l’ha, condivisa anche dal resto della pattuglia dei primi cittadini, promuovere camminate antispacciatori e ridare nello stesso tempo decoro a un ambiente che da troppo tempo convive con quelle presenze. «Le forze dell’ordine fanno del loro meglio – sottolinea Scazzosi – ma il problema resta, servono maggiori controlli e per farli occorre che gli organici delle forze che garantiscono ogni giorno la nostra sicurezza siano rafforzati. Per strappare i boschi a quelle presenze dobbiamo renderli vivi, i cittadini devono poterli frequentare tranquillamente. E un primo segnale che intendiamo lanciare in questa direzione è appunto quello delle camminate in gruppo».

Iniziativa nella quale vanno coinvolti i cittadini in modo tale che non sia una presenza sporadica ma assidua, «inviteremo i nostri concittadini a collaborare – continua Scazzosi – se l’idea funzionerà le camminate potrebbero essere quotidiane e il finesettimana potrebbero diventare un appuntamento in grado di mobilitare più persone. Quelle aree verdi sono un patrimonio ambientale dei nostri comuni, difenderlo vuol dire anche liberarlo dagli spacciatori». Solo poche settimane fa è stato inaugurato all’interno del Parco del Rugareto il sentiero “Angelo Vassallo”, dedicato al sindaco di Pollica ucciso dalla mafia, «è stato un primo passo per il nostro territorio la realizzazione del percorso – fa rilevare ancora Scazzosi – ora dobbiamo impegnarci tutti quanti a riprenderci i nostri boschi». I sindaci sono pronti a collaborare.