Finanza: sequestrati 11mila prodotti per cellulari contraffatti

Denunciate 17 persone

Operazione della Finanza a Varese

Operazione della Finanza a Varese

Gallarate (Varese), 21 febbraio 2017 - Maxi-sequestro di accessori e componenti contraffatti per smartphone. La guardia di finanza della compagnia di Gallarate, al termine dell'operazione "Cellular Crime", ha denunciato 17 persone e sequestrato 11mila componenti per Iphone e smartphone per un valore di oltre un milione di euro. E' stata smantellata un’associazione a delinquere finalizzata all’introduzione, ricettazione ed al commercio in Italia  di prodotti contraffatti.

Le Fiamme Gialle hanno acquisito informazioni su alcune attività economiche locali che operavano sostituzioni e riparazioni di cellulari, utilizzando pezzi di ricambio contraffatti (di produzione cinese), privi delle necessarie attestazioni di qualità, indispensabili per l’immissione in commercio nel territorio della Comunità Europea. Tali materiali venivano acquistati da una società avente sede nella Repubblica di Malta, che vendeva merce attraverso specifici siti internet e piattaforme di e-commerce.

A seguito dell’attività investigativa, i militari hanno trasmesso la notizia del reato alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, che ha disposto la perquisizione di numerosi esercizi commerciali posti sul territorio nazionale, che avevano acquistato ed utilizzato gli articoli contraffatti. Le indagini condotte, hanno portato: al sequestro di quasi 11 mila articoli contraffatti (vetri, componenti interni, batterie, cristalli liquidi, touch screen, scocche, ecc.), e alla denuncia di 17 soggetti (per i reati di cui agli artt. 110, 416, 474, 474-ter e 648 c.p.).

Contestualmente, è stata smantellata un’associazione a delinquere finalizzata all’introduzione, ricettazione ed al commercio sul territorio nazionale di prodotti recanti marchi contraffatti. L'associazione aveva due basi operative occulte (site nella provincia di Lecco e Frosinone), utilizzate per gestire ed amministrare il “branch italiano” dell’indagata società “maltese”, nonché spedire su tutto il territorio nazionale, verso i clienti della società, i pacchi relativi alla merce acquistata dai siti internet. I due soci-amministratori della società maltese non hanno presentato dichiarazione dei redditi ma a una prima stima l'imponibile sottratto alla tassazione risulta di 4,5 milioni di euro. A quel punto è scattato il sequestro di immobili, veicoli di lusso di grossa cilindrata (tra cui un Aston Martin del valore di oltre 250.000 euro), nonché ad oscurare i due siti internet tramite i quali veniva posta in vendita la merce contraffatta.