Pedemontana, da Malpensa a Orio: sarà l'autostrada degli aeroporti

L'opera, una volta completata nell'intero percorso da Cassano Magnago a Osio Sotto, sarà la direttrice privilegiata di collegamento tra Orio al Serio e Malpensa di Rosella Formenti

Cantiere della Pedemontana

Cantiere della Pedemontana

Cassano Magnago, 3 agosto 2014 - Il segnale arrivato l’altro giorno da Roma e dal Cipe che ha dato l’ok alla defiscalizzazione per il progetto di Pedemontana è decisamente importante non solo per il futuro della viabilità lombarda ma anche per lo sviluppo dello scalo di Malpensa. L’opera, una volta completata nell’intero percorso da Cassano Magnago a Osio Sotto, sarà la direttrice privilegiata di collegamento tra Orio al Serio e Malpensa, autostrada lungo la quale viaggeranno merci e persone. Puntare sul completamento della nuova infrastruttura, attesa da decenni e spesso sollecitata dal mondo delle imprese, vuol dire delineare uno scenario di sviluppo per l’aeroporto varesino, messo alla prova dal dehubbing, dopo l’abbandono di Alitalia, dalla crisi mondiale e dunque alla ricerca di occasioni di rilancio.

Un futuro, quello di Malpensa, che Sea vede proiettato in un orizzonte temporale ventennale allo sviluppo (si calcola che il traffico avrà una crescita media annua tra il 4-5%), ragion per cui, come ha spiegato nei giorni scorsi il presidente Modiano, la società di gestione aeroportuale non rinuncerà alla terza pista nel prossimo piano di sviluppo che dovrebbe essere presentato tra un anno. Fino a qualche anno fa proprio lo scalo della brughiera era in sofferenza di collegamenti, ma oggi la situazione sotto quel profilo è decisamente positiva dopo il potenziamento del servizio ferroviario che consente di arrivare non solo a Cadorna ma anche in stazione Centrale e della reste stradale, con la Boffalora Ticino – Malpensa. Il tassello mancante è quello della Pedemontana.  La decisione dell’altro giorno del Cipe spalanca le porte al completamento di quella che è stata definita «l’autostrada degli aeroporti» e che dunque, insieme al collegamento ferroviario dalla Svizzera, via Arcisate Stabio, renderà un ottimo servizio a Malpensa. E proprio il fatto di essere ben collegato darà all’aeroporto una carta importante da giocare per vedere riconosciuto quel ruolo strategico che rischia invece di essere ridimensionato dall’accordo Etihad-Alitalia.

«Malpensa deve riavere quel ruolo di punta che gli spetta – dice Mauro Cerutti, sindaco di Ferno, il comune che più ha dato allo scalo in territorio (il 60%)- il Piano nazionale del trasporto aereo, in fase di definizione, deve ribadire l’importanza dell’aeroporto varesino che oggi funziona al 50% delle sue potenzialità. Non è pensabile tenere un’infrastruttura come Malpensa sottoutilizzata. Dunque ben vengano strategie per il suo rilancio nel rispetto delle regole. E ben venga il completamento di Pedemontana, opera che indubbiamente migliorerà il collegamento verso lo scalo dall’area bergamasca». Positivo, sottolinea Cerutti, l’apertura al dialogo e al confronto «ribadita dal presidente Modiano nell’incontro con i sindaci». «C’è una risorsa per il territorio che è Malpensa, non va sprecata». Intanto il prossimo anno c’è la “prova” Expo e Malpensa si sta preparando.