Varese, caos parking in zona ospedale: l’azienda apre alle infermiere

Trattativa per avere sconti nell’area sosta di via Lazio

Le dipendenti dell’ospedale

Le dipendenti dell’ospedale

Varese, 30 settembre 2017 - Pronti a contrattare un prezzo migliore per il parcheggio di via Lazio. "Dall’azienda ospedaliera è arrivato il massimo della collaborazione. Ovviamente entro i limiti che l’azienda stessa deve rispettare. Tipo la Corte dei Conti". Infermiere soddisfatte dopo l’incontro con il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Varese Callisto Bravi. "Da lui grande disponibilità. Dal Comune, invece, nemmeno un cenno". Il tema è sempre quello del piano sosta ovviamente. Le infermiere e le ostetriche dell’ospedale pediatrico Del Ponte erano già scese in piazza. "Non abbiamo più posteggi per poter andare a lavorare - dicono - Ci chiedono 46 euro al mese per un posteggio che di notte è pericolosissimo da raggiungere". Ma non solo: "Noi ci battiamo anche per gli utenti del Del Ponte. Mamme costrette a pagare 12 euro e a fare 800 metri a piedi con il bambino in braccio per portare il figlio a fare la chemioterapia - dice Daniela De Santis, portavoce del Comitato dipendenti Del Ponte - una cosa che spezza il cuore. Abbiamo chiesto al Comune di realizzare parcheggi rosa riservati non a noi ma a queste mamme, ai bambini, in piazza Biroldi. Siamo stati ignorati". Ieri gli incontri con i vertici dell’ospedale. "Abbiamo già raccolto 150 adesioni per il parcheggio di via Lazio - dice De Santis - adesioni che sono destinate ad aumentare. Con un numero di utenze così alto e il posteggio attualmente vuoto l’azienda andrà a contrattare con il proprietario, un privato, un costo mensile accettabile".

Non due euro al giorno, per un totale di 46 euro mensili "ma un massimo di 15 o 20 euro al mese, più accettabile", dice De Santis. Poi c’è il fronte sicurezza. "Quello è da discutere - spiegano dal Comitato - Il gestore del posteggio, visto gli introiti che avrà, potrebbe organizzare un servizio di vigilanza - spiega De Santis - Non tutto il giorno. Basterebbe un’ora e mezza alla mattina, dalle 6.30 alle 8, e tre ore, dalle 20 alle 23 di sera". Le infermiere sottolineano: "Dall’azienda massima disponibilità. Dal Comune nulla. Certo il piano sosta favorisce i residenti che votano, a differenza dei pendolari, ma una cosa del genere è assurda".