A Varese la prima donazione di organi a cuore fermo

All'Ospedale di Circolo è stata effettuata la prima operazione di questo tipo in Italia

L'ospedale di Circolo di Varese

L'ospedale di Circolo di Varese

Varese, 22 febbraio 2017 - All'Ospedale di Circolo di Varese è stata registrata la prima donazione di organi prelevati da paziente a cuore fermo. Normalmente, in Italia, quando si parla di prelievo multiorgano si fa riferimento ad una donazione da parte di un paziente per cui è stata sì accertata la morte cerebrale, ma il cui cuore non ha smesso di battere.

La donazione è avvenuta grazie alla generosità di una donna di cinquant'anni, che in vita aveva espresso la propria volontà di donare, e all'impegno di un gruppo di professionisti in servizio all'ospedale. Il fegato è stato trapiantato con successo all'Ospedale Niguarda di Milano, dove un altro paziente ha ricevuto uno dei reni. L'altro rene sta invece funzionando nel corpo di un paziente del Policlinico di Milano. I vari tessuti prelevati sono invece conservati nelle rispettive banche, in attesa di essere utilizzati per ridare nuova vita ai pazienti in attesa.

"All'estero il prelievo di organi a cuore fermo è una prassi molto diffusa - spiega Paolo Grossi, direttore del Dipartimento Trapianti dell'ASST dei Sette Laghi - mentre in Italia è praticata solo da pochissimi centri, primo fra tutti l'Ospedale di Pavia, e comunque non ha trovato applicazione fino al 2010. Per Varese questo è il primo caso, ma mi auguro che questa prassi possa consolidarsi, perché offrirebbe l'opportunità di aumentare notevolmente il numero di organi disponibili per i tanti pazienti in lista d'attesa".