Saronno, morti sospette in corsia: riesumato il corpo del suocero di Laura Taroni

L'incarico dei periti è quello di verificare se ci sono tracce di sostanze farmacologiche diverse da quelle che risultano dalle cartelle cliniche

Riesumazione suocero di Laura Taroni (Foto Cusa)

Riesumazione suocero di Laura Taroni (Foto Cusa)

Saronno, (Varese) 3 aprile 2017 - Questa mattina, al cimitero di Lomazzo è stato riesumato il corpo di Luciano Guerra, suocero di Laura Taroni, l’infermiera del pronto soccorso di Saronno arrestata con il suo compagno, il medico Leonardo Cazzaniga, nell’ambito dell’inchiesta sulle morti sospette nell’ospedale in provincia di Varese.

Guerra, morto il 20 ottobre del 2013 a 78 anni, era ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Lomazzo. Il 2 febbraio scorso, al termine di un interrogatorio a Laura Taroni, nel carcere del Bassone a Como, la sostituto procuratore di Busto Arsizio Maria Cristina Ria ha conetstato formalmente alla donna e al suo amanate, l'anestesista Leonardo cazzaniga, ex vice primario del pronto soccorso di Saronno, anche l'omicidio del suocero e della madre dell'infermiera Maria Rita Celrici, deceduta il 4 gennaio 2014. La coppia diabolica, in carcere dal 29 novembre scorso. L’ordinanza di custodia cautelare li accusa in concorso dell’omicidio del marito della donna, Massimo Guerra, spirato nella sua casa di Lomazzo il 30 giugno 2013, che sarebbe stato eliminato con un sovradosaggio di farmaci. Al medico sono attribuite anche le morti di quattro pazienti, ai quali avrebbe applicato quello che chiamava il “protocollo Cazzaniga”. 

L'incarico dei periti è quello di verificare se ci sono tracce di sostanze farmacologiche diverse da quelle che risultano dalle cartelle cliniche e, nel caso fossero presenti, se queste possono configurarsi come concause del decesso di Luciano Guerra. Il gip ha nominato Cristina Cattaneo, direttore del Labanof, il Laboratorio di antropologia e odontologia forense di Milano, Gaetano Iapichino, ordinario di anestesia e rianimazione dell’Università di Milano, Marina Caligara, tossicologa forense, Vera Gloria Meretti, medico legale e componente del Labanof. I consulenti scelti dal pm Maria Cristina Ria sono Francesco Introna, titolare della cattedra di medicina legale all’ateneo di Bari, e il tossicologo Franco Tagliaro, direttore della Medicina legale di Verona. I difensori di Cazzaniga, gli avvocati bresciani Ennio Buffoli e Andrea Pezzangora, hanno indicato Luca Massaro, medico legale padovano.