Meningite, ricoverata impiegata di una scuola di Busto: "Nessun contatto con gli alunni"

La donna, ricoverata a Legnano, è fuori pericolo e risponde alle cure

Analisi

Analisi

Busto Arsizio (Varese), 3 febbraio 2018 - È fuori pericolo e sta rispondendo alle terapie la dipendente scolastica ricoverata l’altro ieri all’ospedale di Legnano per meningite. «Non è entrata in contatto con l’utenza della scuola» ha precisato la direzione generale dell’Ats Insubria, per scongiurare inutili preoccupazioni tra i genitori dei bambini della scuola dove la donna lavora. La meningite che ha colpito la dipendente dell’ufficio personale di un istituto di Busto Arsizio, a quanto si è appreso è derivazione di un’infezione batterica da meningococco, e dal ricovero della donna sono state sottoposte a profilassi venti persone tra suoi familiari, la collega che divide la scrivania con lei e altri colleghi. Tra loro non c’è alcuno studente. Secondo quanto ricostruito negli ambienti sanitari, la donna avrebbe iniziato a non sentirsi bene lo scorso 26 gennaio, decidendo poi di restare a casa dal lavoro. Poi, giovedì mattina presto, le sue condizioni sarebbero peggiorate tanto da rendere necessario l’accesso in pronto soccorso a Legnano, dove è stata ricoverata non appena la diagnosi non ha lasciato adito a dubbi sul fatto che avesse contratto la meningite. Il meningococco, responsabile dell’infezione che ha colpito la donna, è un batterio che si annida a livello del rinofaringe nel 10-20% di adolescenti e adulti, senza scatenare la patologia ma, di fatto, trasformando queste persone in portatori sani.

La trasmissione del batterio avviene nella maggiore parte dei casi nell’ambito di contatti stretti da parte dei portatori sani, tramite goccioline acqua che si generano con la tosse, il respiro e gli starnuti. Il periodo di incubazione tra l’infezione e lo sviluppo della malattia può variare da 1 a 10 giorni, ma solitamente si attesta attorno ai 4 giorni. I sintomi sono abbastanza individuabili, irrigidimento della parte posteriore del collo, febbre alta, mal di testa, nausea o vomito, alterazione del livello di coscienza e, a volte, convulsioni. Anziani e bambini sono più a rischio rispetto al resto della popolazione, mentre sono relativamente basse le percentuali di casi in cui la meningite da meningococco sia portatrice di complicanze gravi. Importante per la prevenzione, oltre il vaccino, sono alcune piccole precauzioni, quali lavarsi le mani con cura, areare spesso i locali in cui si stanzia a lungo e lavare pavimenti con detersivi sanificanti. Andò peggio, l’anno scorso, a una mamma di 32 anni di Luino, con tre figli piccoli fra i 6 anni e i 15 mesi, stroncata da una meningite fulminante. La donna era arrivata al pronto soccorso dell’ospedale cittadino il giorno prima del decesso, lamentando febbre alta e dolori. Il quadro clinico era peggiorato in fretta, portando la paziente, originaria di Mazara del Vallo in Sicilia e residente nella zona del Verbano da sei mesi, a una rapida morte.