Ragazza scomparsa nel bosco della droga: indagati i due uomini che erano in auto con lei

Si stratta di un italiano e un marocchino che erano con lei in auto all'Autogrill di Castronno, dove la giovane è stata ritrovata

L'Autogrill di Castronno dove è stata ritrovata la ragazza

L'Autogrill di Castronno dove è stata ritrovata la ragazza

Castronno (Varese), 17 ottobre 2017 - Ci sono due indagati in stato di liberta' per la scomparsa della ventenne Dafne di Scipio, ritrovata poi la notte scorsa in compagnia di due uomini. I due, un italiano e un marocchino che erano con lei in auto, all'altezza dell'autogrill di Castronno, dove li ha fermati la polizia locale con i carabinieri, sono stati sentiti fino all'alba di oggi e sono stati iscritti nel registro.

La ventenne, anche lei interrogata, ha dichiarato di essersi allontanata volontariamente con loro sabato sera, quando il fidanzato, un 41enne, ne aveva denunciato la scomparsa. Inoltre non ha denunciato alcuna violenza o costrizione, secondo quanto appreso da fonti della procura di Busto Arsizio che segue il caso. Ma l'ipotesi degli investigatori e' che stia coprendo qualcuno o negando per paura di ritorsioni. Secondo quanto ricostruito dopo aver passato la giornata insieme, Dafne e il suo convivente si sono recati a Marnate in zona spaccio. Quindi lei si sarebbe introdotta nel bosco mentre lui restando fuori avrebbe visto la polizia e gridato "gli sbirri, gli sbirri" e per questo lei, col timore di essere scoperta, si sarebbe allontanata con il giovane connazionale con cui e' stata ritrovata. Versione confermata anche da quest'ultimo. Durante l'interrogatorio all'inizio Dafne avrebbe addirittura negato di essere lei, poi pero' avrebbe ammesso (e se ne sarebbe lamentata) di aver letto e visto le notizie sulla sua scomparsa e di aver cercato di contattare la madre. Contatto che pero' non e' avvenuto affatto, secondo le indagini degli inquirenti.

Il suo racconto dunque resta ancora lacunoso ed e' per questo che le indagini proseguono. Dopo l'interrogatorio la ragazza ha scelto di tornare a casa del fidanzato, che e' andato a prenderla. Sui due indagati al momento non ci sono indizi precisi che facciano propendere per l'accusa di sequestro di persona ne' quella dell'incendio a carico del fidanzato Alessandro Brambilla per cui e' stato aperto il fascicolo.

(fonte AGI)