Svolta nel giallo di Marilena Re: fermato un conoscente della promoter scomparsa

Vito Clericò, 64enne di Garbagnate Milanese, è sospettato dell'omicidio della donna la quale gli aveva affidato 90mila euro in contanti

La promoter Marilena Re

La promoter Marilena Re

Castellanza (Varese), 11 settembre 2017 - Svolta nel giallo di Marilena Rosa Re, la promoter 58enne scomparsa dallo scorso 30 luglio. I carabinieri del nucleo investigativo di Varese e del comando di Busto Arsizio hanno fermato questa mattina, lunedì 11 settembre, Vito Clericò, un 64enne di Garbagnate Milanese suo conoscente, sospettato di essere l'autore dell'omicidio della donna.

Secondo la procura di Busto Arsizio, che ha avvalorato le indagini dei militari emettendo il fermo per indiziato di delitto, a carico dell'uomo ci sono gravi indizi di colpevolezza, tra cui sangue della vittima su alcuni suoi indumenti. In casa dell'uomo erano stati sequestrati un paio di jeans e una maglietta, sottoposti alle analisi biomolecolari dei Ris di Parma. Clericò aveva dichiarato di averli macchiati macellando alcuni conigli di sua proprietà. Clericò, interrogato per oltre sei ore dal pm Rosaria Stagnaro e dal procuratore della Repubblica Gianluigi Fontana, avrebbe anche occultato il cadavere della promoter. Le ricerche del corpo sono in corso proprio in una zona campestre dove Clericò ha alcuni orti

Marilena Re era scomparsa di casa la mattina del 30 luglio. Le ricerche e le indagini si erano concentrate a cavallo fra Basso Varesotto e Alto Milanese, tra Castellanza, dove la donna viveva col marito, e Garbagnate, cittadina d'origine della coppia. Il fermato è un pensionato ex dipendente di una nota catena di supermercati. Probabilmente è proprio all'interno di un supermarket, dove Marilena Re svolgeva la sua attività di promoter, che i due si sono conosciuti. Dalle indagini è emerso che Marilena Re, nel 2014, aveva consegnato all'indagato e a sua moglie, perché li custodissero, 90mila euro in contanti. Ora la donna doveva versare circa 80mila euro all'Agenzia delle Entrate per un debito pregresso, somma che avrebbe dovuto corrispondere al Fisco entro lunedì 31 luglio, giorno successivo alla sua scomparsa. "Nell'ultimo periodo la donna avrebbe appreso che l'indagato non era più in possesso del suo denaro poiché lo aveva utilizzato nel tempo per fronteggiare alcune spese - ha detto il procutratore Fontana - e lui ha riferito che il 30 luglio, su richiesta telefonica di Marilena, è andato a prelevarla presso la sua abitazione a Castellanza per poi accompagnarla in piazza a Garbagnate Milanese, luogo da cui la donna si sarebbe allontanata a piedi facendo perdere le sue tracce". Una versione smentita tuttavia  sia dalle indagini dei carabinieri, che hanno accertato che non c'è stata alcuna telefonata della donna, sia dalle telecamere della piazza.