Promoter scomparsa, l'appello delle colleghe di Marilena Re: "Basta silenzio"

Le colleghe si sono trovate al Carrefour di Limbiate e hanno lanciato un appello

Le colleghe di Marilena Re a Limbiate (Vismara)

Le colleghe di Marilena Re a Limbiate (Vismara)

Castellanza, 5 settembre 2017 - "Conosco Marilena da 15 anni: è una persona fragile e una gran lavoratrice, mi faccio mille domande ma non riesco a trovare una risposta". Mariangela Baratterio, promoter in pensione di Arconate, non riesce a trattenere le lacrime ricordando i momenti trascorsi insieme a Marilena Re, la 58enne di Castellanza scomparsa dallo scorso 30 luglio. Assieme a una quindicina di colleghe e conoscenti della donna ha lanciato un appello davanti al centro commerciale Carrefour di Limbiate, esponendo volantini con la scritta: "Marilena siamo qua, chi sa qualcosa parli". Una vicenda che ha tanti punti oscuri, mentre con il passare del tempo cresce la preoccupazione che alla donna sia successo «qualcosa di grave». Sulla scomparsa indagano i carabinieri, coordinati dal pm di Busto Arsizio Rosaria Stagnaro. Intanto, con la famiglia chiusa nel riserbo, le colleghe hanno deciso di scendere in campo con una mobilitazione partita dal gruppo Facebook “Marilena dove sei?”, animato da Laura Favalli ed Elena Tofano. Irene Annara la descrive come una persona "molto riservata", ricorda le pause caffè trascorse insieme. Renata Valarini mostra l’ultimo messaggio inviato a Marilena, lo scorso 20 giugno. Le aveva proposto una promozione dal 7 all’8 luglio in un supermercato a Castano Primo. Ma la donna aveva risposto di aver già preso un impegno lavorativo.

"Nel nostro ambiente - sottolinea - siamo solidali tra di noi. Per questo ci siamo mobilitate per Marilena. Se si è allontanata volontariamente vogliamo farle sapere che desideriamo riabbracciarla, che i problemi si possono superare. Ultimamente la vedevo più stanca del solito, non si fermava mai". Sabato 29 luglio aveva fatto "tre lavori in uno" in un supermercato di Saronno: allestimento, promozione e caricamento dei materiali. E, secondo la denuncia presentata dal marito, Carlo Buzzi, è tornata a casa tardi, verso mezzanotte. Era attesa nello stesso punto vendita il giorno successivo, ma non è mai arrivata. Di fronte a tanti punti oscuri, Renata ha una certezza. "Mi sembra impossibile che una persona come Marilena, che ha sempre fatto il nostro lavoro, a 58 anni possa mollare tutto e ricominciare da un’altra parte - conclude - senza una rete di conoscenze, senza lasciare un messaggio ai familiari".