Meningite, donna di 32 anni muore in ospedale a Luino. Ricoverati i suoi tre figli piccoli

Dolore e paura a Varese. I medici: "È la forma non contagiosa"

Meningite

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Luino (Varese), 3 febbraio 2017 - Una meningite ha stroncato una giovane madre di 32 anni. La donna, originaria di Mazara del Vallo, in Sicilia, da sei mesi residente a Luino, ieri mattina è arrivata al Pronto Soccorso dell’ospedale cittadino lamentando un fortissimo malessere. Sintomi quasi del tutto identici a quelli causati dalla meningite. In un’ora la giovane, una casalinga, è morta nonostante gli sforzi dei medici. Il decorso rapido e funesto della patologia ha messo in allarme il personale sanitario.

L'ipotesi che potesse trattarsi di meningite si è fatta concreta e dall’ospedale è stato attivato il protocollo di emergenza. Le analisi confermeranno con certezza soltanto nella mattinata odierna cosa abbia causato la morte, anche se i primi indicatori puntano il dito contro lo pneumococco. Nelle ore immediatamente successive al decesso, in accordo con Ats, è stata attivata la procedura di profilassi prevista in questi casi. Profilassi alla quale sono stati sottoposti in prima battuta i familiari della donna, il marito e i tre figli - il più piccolo di 15 mesi, il maggiore di sei anni -, le persone che negli ultimi giorni sono state a maggior contatto con la trentaduenne. I tre bambini sono stati ricoverati per precauzione nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Cittiglio, vista l’età. Sia i piccoli che il marito della donna stanno bene. La profilassi viene applicata sempre: non è in alcun caso dannosa qualora venisse accertato, come in questo caso, che il decesso sia da imputare a meningite pneumococcica, o di una forma non contagiosa. Si sarebbe rivelato provvidenziale qualora le analisi avessero accertato che il decesso è stato causato da meningite meningococcica.

Ieri sera l’Azienda ospedaliera ha dato un primo aggiornamento. Secondo i primi riscontri la donna non sarebbe morta per meningite meningococcica, la più grave e contagiosa. L’allarme dunque è lentamente rientrato anche se soltanto questa mattina, a conferma ufficiale, l’emergenza potrà considerarsi chiusa. La trentaduenne, casalinga e mamma, negli ultimi giorni ha avuto contatti stretti soltanto con i familiari. Non lavorando, non avendo ancora amicizie strette visto il fresco trasferimento, anche nella peggiore delle ipotesi (che per ora parrebbe esclusa) non avrebbe avuto modo di essere fulcro di un contagio ad ampio spettro. Oggi saranno resi noti i risultati definitivi delle analisi. Il caso è seguito direttamente anche dall’assessorato regionale alla Salute.